''La sperimentazione dei nuovi servizi diagnostici affidati alle farmacie sta sollevando non poche perplessità, sia in termini di spesa indotta sia per l'impatto negativo sul delicato equilibrio del rapporto medico-paziente. Sempre più frequentemente, i medici si trovano a dover gestire richieste di esami come elettrocardiogrammi, holter pressori, holter dinamici e spirometrie, avanzate dai cittadini sulla base di informazioni fuorvianti ricevute dalle farmacie.
Molti cittadini, infatti, sono stati erroneamente informati che la Regione Basilicata avrebbe reso questi esami gratuiti per tutti, inducendoli a rivolgersi ai medici con aspettative difficili da gestire. Questa comunicazione ambigua sta creando situazioni di forte disagio.
I medici non sempre riescono a fornire spiegazioni esaustive, soprattutto quando si trovano sotto pressione a causa del "ricatto della scelta", ovvero il timore di perdere il paziente a favore di chi soddisfi più rapidamente la richiesta. D’altro canto, non tutti i cittadini sono in grado di comprendere correttamente il messaggio del medico, finendo spesso per sentirsi confusi o insoddisfatti. A nome della categoria medica, non possiamo non esprimere il nostro disappunto per essere stati esclusi dal processo decisionale del progetto sperimentale “Farmacia dei Servizi”. È inconcepibile che un’iniziativa di tale portata, con implicazioni evidenti per la gestione sanitaria complessiva, sia stata avviata senza il coinvolgimento diretto dei medici, che sono i principali interlocutori per i pazienti. Inoltre, decliniamo ogni responsabilità per l’aumento della spesa sanitaria legato a prestazioni diagnostiche che, in molti casi, si rivelano ridondanti o inutili. Un uso non mirato di questi strumenti non solo sovraccarica il sistema sanitario regionale ma rischia di compromettere la qualità del servizio offerto ai cittadini.
La Federazione italiana dei Medici di medicina generale chiede, con una nota inviata all'assessore regionale Latronico e al Direttore generale Tripaldi, che venga fatta chiarezza immediata sulla comunicazione relativa alla gratuità di questi esami e che si apra un confronto serio con la categoria medica. Solo attraverso il dialogo e una pianificazione condivisa si potrà evitare che la sperimentazione, invece di rappresentare un'opportunità, diventi un fattore di disordine e spreco di risorse''.