Criticità strutturali e gestionali, tra cui episodi di maltrattamenti fisici, uso sproporzionato della forza e la necessità di eliminare elementi di carattere carcerario e garantire una manutenzione adeguata delle infrastrutture, sono state evidenziate dal Comitato contro la tortura nel suo rapporto.
Il documento è stato redatto a seguito di un’ispezione condotta ad aprile 2024 in quattro Centri di Permanenza per i Rimpatri in Italia: Milano, Gradisca, Roma e Palazzo San Gervasio. In particolare, per quanto riguarda il centro lucano, il rapporto critica la presunta pratica di somministrazione diffusa di psicofarmaci diluiti in acqua e non prescritti, destinata a mantenere calmi i cittadini stranieri.
Questa prassi, secondo il Comitato, potrebbe spiegare il numero relativamente basso di eventi critici registrati nella struttura in provincia di Potenza rispetto agli altri centri visitati. Le osservazioni del Comitato riaccendono l'attenzione sulle condizioni di vita all'interno della struttura, già al centro delle indagini avviate a gennaio dalla Procura di Potenza per sospetti maltrattamenti. Inoltre, il 5 agosto di quest’anno, il centro è stato teatro della morte di Ousama Darkaoui, un giovane marocchino, evento su cui sono ancora in corso accertamenti giudiziari.