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Lega Pro. Il Potenza sbanca Catania e chiude il girone d’andata in una posizione entusiasmante |
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14/12/2024
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| Dica 32...... Il Potenza vince Catania, dà continuità alla vittoria di sette giorni prima con il Latina ed al giro di "boa" si ritrova in una posizione di classifica assolutamente entusiasmante. Un successo costruito con pazienza quello del Potenza che dopo un primo tempo giocato alla pari con la formazione ionica ha, nella ripresa, saputo tirare fuori gli "artigli" e colpire nel momento in cui gli avversari sembravano avere qualcosa in più da spendere. Una gara intelligente quella dei rossoblù che hanno dimostrato di poter competere (e non solo) con qualunque avversario del girone. Trentadue punti sono una dote sulla quale costruire una seconda parte di stagione con obiettivi diversi da quelli di inizio stagione. Provarci, anche con un mercato alle porte, non è assolutamente follia.
Ancora fuori D'Auria mister De Giorgio conferma nel suo 4-3-3 Rosafio esterno a destra con Schimmenti, al rientro dopo la squalifica, ad agire sulla corsia sinistra. In difesa conferma in blocco per i quattro di sabato scorso contro il Latina.
Nel Catania panchina pr Inglese, Castellini e Raimo Toscano rilancia Quaini e Anastasio in difesa, mentre Carpani e Lunetta agiranno sugli esterni.
Primi minuti a ritmi vertiginosi tra due squadre che decidono di giocare a viso aperto senza particolari tatticismi ma con il solo obiettivo di esprimere al meglio il proprio calcio e superare l'avversario. Potenza bene in partita da subito, pericoloso nei primissimi minuti prima con una girata di testa di Caturano respinta dal portiere di casa Adamonis e successivamente sull'angolo calciato ad effetto da Rosafio che per poco non sorprende il numero "uno" isolano. La risposta del Catania è immediata e dello stesso tenore, Stoppa con una splendida inzuccata al 6' chiama in causa Alastra che, con l'aiuto del palo, risponde respinge la minaccia. Il Catania insiste ma presta il fianco alle ripartenze dei lucani sempre molto pericolosi. Al 15' il Catania passa in vantaggio ma la rete viene annullata per un evidente fallo di Montalto su Sciacca nel momento dell'impatto con la palla. Sul capovolgimento di fronte Potenza pericoloso con Castorani la cui conclusione sfiora il palo alla sinistra di Adamonis Dopo venti minuti tiratissime le due squadre si prendono una pausa, il ritmo cala e le azioni offensive vengono meglio controllate dalle rispettive difese. L'unico sussulto nella seconda parte della prima frazione di gioco arriva per merito di Sturaro che al 42' ben servito da Lunetta scarica tutta la sua potenza in un tiro che finisce alto sulla traversa.
La ripresa vede un Catania decisamente più vivo e pericoloso. Gli isolani spingono con determinazione fin dai primi minuti costringendo il Potenza ad una gara più accorta sotto l'aspetto difensivo. I lucani infatti non riescono più a rispondere con la stessa efficacia del primo tempo. Nei primo dieci minuti Alastra è decisivo in almeno due occasione, prima su Anastasio, servito da Stoppa, la cui conclusione viene respinta in angolo dal numero "uno" lucano e poi su azione Jimenez-D'Andrea con il tiro dello spagnolo neutralizzato dal portiere rossoblù. Il Catania aumenta i giri del proprio motore, Jimenez si muove (bene) su tutto il fronte offensivo e sfrutta al massimo l'intesa naturale con D'Andrea, il cui ingresso sembra aver dato idee e brillantezza alla squadra isolana. Il Potenza arretra, si difende con determinazione, limitando (ma non rinunciando) le proiezioni offensive. Toscano tenta il tutto per tutto dentro Inglese fuori Sturaro, una scelta che aumenta il potenziale offensivo degli isolani, ma allo stesso tempo toglie equilibrio al pacchetto di centrocampo. Difatti pochi minuti dopo, nel momento migliore degli isolani, il Potenza passa. Minuto 25': Quaini "regala"palla a Felippe che calcia di prima intenzione Adamonis respinge alla meno peggio e Caturano da bomber di razza spinge il pallone dentro il sacco per l'1 a 0 degli ospiti.
Il Catania cerca di reagire ma la rete subita è stata una mazzata. Poche idee, per lo più confuse, solo tanta volontà e null'altro. Per il Potenza è facile controllare il gioco e puntare sulla velocità dei suoi attaccanti per tentare di chiudere il match. Il Catania ci prova con Raimo alla mezz'ora ma la sua conclusione in mischia colpisce Inglese che, di fatto, respinge la minaccia. A dieci minuti dalla fine il Potenza chiude i conti. Ghisolfi, sugli sviluppi di un calcio di punizione, tiene in campo di testa una palla molto complicata che finisce nell'orbita di bomber Caturano abile ad insaccare la rete del 2 a 0. Partita in "ghiaccio" con il Potenza comodamente avanti con il doppio vantaggio. Il Catania non si arrende e costruisce al 40' con Stoppa, atterrato in area di rigore, la palla dell'1-2 . Dagli undici metri però il centrocampista etneo si fa ipnotizzare da un grandissimo Alastera che blocca il penalty. Nel recupero il Catania cerca di salvare l'onore con la rete della bandiera (Ierardi ci va vicino al 48') ma la porta rossoblù è chiusa a doppia mandata ed il risultato non cambia.
SANDRO MAIORELLA
CATANIA-POTENZA 0-2
Catania (3-4-2-1): Adamonis 5; Ierardi 5,5, Quaini 5,5, Anastasio 6; Carpani 5,5 (27' st Raimo), De Rose 5,5, Sturaro 5,5 (18' st Inglese), Lunetta 6 (1' st Castellini 5,5); Jiménez 6, Stoppa 6; Montalto 5,5 (1' st D'Andrea 5,5). A disp. di Toscano: Butano, Gega, Verna, Forti. All. Toscano
POTENZA (4-3-3): Alastra 7,5; Novella 6 (47' st Galletta sv), Verrengia 6,5, Sciacca 6,5, Rillo 6,5 (47' st Burgio sv); Castorani 6,5, Felippe 7, Erradi 6 (11' st Ghisolfi 6,5); Rosafio 6 (35' st Selleri sv), Caturano 8, Schimmenti 6,5 (35' st Milesi). A disp. di De Giorgio: Cucchietti, Galiano, Landi, Ferro, Mazzocchi, Ragone, Mazzeo. All. De Giorgio
ARBITRO: Gabini di Aprilia (Linari-Russo) Quarto Ufficiale: Iannello di Messina
Reti: 25' st e 35' st Caturano
NOTE: Ammoniti: Novella, Erradi, Anastasio, De Rose, Ierardi. Angoli: 10-2 Recupero: 0' e 5'
Foto FB di Catania FC |
CRONACA
SPORT
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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