In materia di emergenza idrica in Basilicata gli occhi sono comprensibilmente puntati sulla difficile situazione che sta creando non pochi disagi a 29 comuni del potentino (due nel materano) che fanno riferimento al bacino della Camastra.
In altre aree della Regione che ha nello stemma ufficiale 4 fiumi, però, è giusto puntare i riflettori anche su un’altra grande diga, quella di Senise. Monte Cotugno, che ancora oggi detiene il record di diga più grande d’Europa in terra battuta, mostra una significativa variazione nei suoi volumi idrici tra il 2023 e il 2024.
La capacità massima di regolazione è di 480,7 milioni di metri cubi, ma alla giornata del 26 novembre il volume lordo si attesta a circa 52,82 milioni di metri cubi, mentre il netto è di 37,82 milioni di metri cubi. Questo rappresenta una enorme diminuzione rispetto allo stesso giorno dell'anno precedente, quando i valori lordi e netti erano rispettivamente di 175,07 e 160,07 milioni di metri cubi. Ma che la grande diga sul Sinni sia ridotta a poco più di una pozzanghera non è da imputarsi solo ai cicli ambientali e alla siccità.
Da anni, ormai, il livello dell’invaso viene ridimensionato a causa di lavori di manutenzione sul muro, programmati da tempo. Il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi ha annunciato in Consiglio Regionale che i lavori partiranno «nel gennaio 2025 e riguarderanno il rifacimento del manto impermeabile sul paramento di monte della diga, il riefficientamento degli impianti tecnologici e l’adeguamento sisimico della casa di guardia per un importo complessivo di circa 10milioni. Tali interventi, che si stima possano essere ultimati entro il 2025, ci consentiranno di chiedere alla direzione generale per le dighe di rimuovere la limitazione all’invaso, per poter sfruttare la capacità massima del bacino pari a 485milioni di metri cubi, che rappresenta la metà della capacità di invaso di tutta la regione Basilicata».
Si spera nel cronoprogramma, perché la storia dell’inizio degli interventi (anzi, della ripresa dei lavori perché nel 2016 una prima gara era stata annullata per una serie di vizi di natura giuridica ed è stata ribandita alla fine del 2022) è fatta di attese, di annunci e di calendari mai rispettati. Nel mese di gennaio scorso il presidente dell’allora neonata Acque del Sud Spa Giuseppe Decollanz, nel corso di un evento proprio a Senise, aveva detto che si stava andando avanti «in maniera spedita, auspichiamo di terminare i lavori entro la fine dell'estate».
Un mese dopo, alla vigilia delle celebrazioni per i 40 anni dall’inizio ufficiale dell’invasamento, lo stesso Decollanz aveva però spiegato che «erano pervenute alcune prescrizioni da parte della Direzione Dighe relative alla qualità della miscela bituminosa da applicare. In questo momento noi stiamo facendo delle analisi con l'Università Federico II di Napoli per qualificare questa nuova miscela, qualora fosse positiva procederemo all'aggiudicazione, diversamente dovremo bandire di nuovo la gara». All’inizio di agosto la notizia: partiranno a breve i lavori di adeguamento della diga di Monte Cotugno per consentire all'invaso di raggiungere la massima capienza. Il cantiere sarà aperto a ottobre e verrà chiuso a marzo del 2025».
Ora la nuova scandenza. Staremo a vedere.
Mariapaola Vergallito