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Il Futsal Senise saluta la Serie B: le parole del presidente Cappuccio e del mister Masiello |
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7/04/2025
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| Dopo cinque stagioni in Serie B, il Futsal Senise lascia ufficialmente il campionato nazionale con l'ultima partita giocata a Formia. Una stagione difficilissima per la compagine senisese, con tanti intoppi che hanno portato alla retrocessione. Al termine dell'ultimo impegno ufficiale, il presidente Giuseppe Cappuccio ha voluto esprimere un pensiero ai tanti giovani che hanno vestito la maglia bianconera del Senise in questi anni.
“Quarto anno di Under 19 Nazionale. Solo il Covid ci ha fermato. Anni belli, con tanti ragazzi che sono passati dalla scuola calcio all'Under 15 prima, all'Under 19 poi, e infine, per alcuni, anche alla prima squadra. A loro il nostro grazie per tutti questi anni trascorsi insieme.”
Sui social, arriva invece il pensiero del mister Nicola Masiello, che ha guidato la squadra per quattro anni in Serie B, rimettendo il suo mandato di allenatore e ringraziando tutto l'ambiente senisese per l'ospitalità e l'incitamento di questi lunghi anni.
“Dopo quattro stagioni consecutive alla guida della prima squadra del Futsal Senise, è arrivato per me il momento di fermarmi,” commenta Masiello sui social. “Come già comunicato alla società, non si tratta di un addio definitivo, ma della necessità di prendermi una pausa. Ho bisogno di staccare, di riflettere con serenità e lucidità sulle opportunità che il futuro potrà offrirmi.
Lascio al club la libertà di scegliere se vorrà ancora puntare su di me, così come concedo a me stesso la libertà di capire se sarà ancora questa la mia strada. Se le nostre strade si incroceranno di nuovo, sarà perché entrambi lo vorremo, sulla base di un progetto chiaro, condiviso e ambizioso.
Lo stesso vale per ogni altra realtà che vorrà coinvolgermi: ascolterò ogni proposta con rispetto e attenzione.
È stata una stagione complicatissima, e in realtà, con la scuola di Futsal, non è ancora terminata, mancando ancora due mesi. In questo tempo ho dato tutto e forse anche qualcosa in più: quasi 40.000 km percorsi, oltre 350 sedute di allenamento, sei squadre seguite contemporaneamente, con un lavoro di sei giorni alla settimana. Ho salutato quasi ogni sera i miei figli e mia moglie mentre dormivano. È stato un anno totalizzante, ricco di sacrifici, ma anche di soddisfazioni da un punto di vista umano.
Eppure, con la prima squadra, nonostante le difficoltà immani, eravamo lì, a un passo da un traguardo che sembrava irraggiungibile all’inizio della stagione. Poi, quel gesto increscioso e sconclusionato ci ha di fatto esclusi dalla corsa, azzerando il roster e togliendoci ogni possibilità. Ma come mi hanno insegnato i miei genitori, ho portato a termine i miei impegni a testa alta. Anche quando è stato umiliante, anche quando è stato doloroso.
In questi anni ho visto ragazzi diventare uomini, idee diventare sudore, sacrifici trasformarsi in sogni e paure mutarsi in incubi. Ho vissuto notti insonni, risate, gioie, dolori. Emozioni vere, che mi porterò dentro per sempre.
Grazie a tutti i giocatori che hanno condiviso con me questo viaggio. Avrei voglia di citare alcuni nomi, soprattutto chi ha condiviso con me l’intero percorso, ma sarebbe uno sgarbo verso tutti gli altri. Ognuno di loro, nel cuore, sa cosa significhi per me. E spero possano accettare questa mancata menzione.
Grazie alla Dirigenza che ha scelto di affidarsi a me, anno dopo anno. Grazie al mio Staff, che è stato il mio braccio e spesso anche il mio cuore. Un grazie speciale va alla gente di Senise. Il legame che ho costruito con voi va oltre il campo. Mi avete accolto, rispettato, sostenuto, e fatto sentire amato. Questo affetto non si dimentica, resta. È una delle ricchezze più grandi che porto con me. Soprattutto per il valore intrinseco e personale che do a questo luogo, con un senso di appartenenza fortissimo.
Ora è tempo di respirare, ricaricare e guardare avanti.”
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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