Fondazione Stella Maris Mediterraneo: il 2025 rafforza ricerca e clinica
23/12/2025
Il 2025 è stato un anno di consolidamento, rilancio e progettualità per la Fondazione Stella Maris Mediterraneo ETS, che ha proseguito e rafforzato le proprie attività cliniche e di ricerca nei due poli di Matera e Chiaromonte, confermando il proprio ruolo di riferimento nel campo della neuropsichiatria infantile e dei disturbi dello spettro autistico. A delineare il quadro è il professor Filippo Muratori, direttore scientifico della Fondazione, che restituisce l’immagine di una realtà in crescita, capace di integrare competenze cliniche, ricerca scientifica, innovazione tecnologica e collaborazione con il sistema sanitario e universitario. «Il 2025 – spiega Muratori – rappresenta un anno importante perché segna una fase di stabilizzazione delle attività e, allo stesso tempo, apre nuove prospettive di sviluppo. Abbiamo assistito a un rafforzamento delle équipe, a una maggiore integrazione con le strutture ospedaliere e a un ampliamento delle possibilità di ricerca clinica, elementi fondamentali per garantire qualità assistenziale e avanzamento scientifico». Il Centro Early Start di Chiaromonte, dedicato all’intervento precoce nei disturbi dello spettro autistico, ha continuato a rappresentare un punto di riferimento a livello nazionale. Nel corso del 2025 sono stati effettuati 99 ricoveri, con un’elevata percentuale di famiglie provenienti da fuori regione (Trentino Alto Adige, Liguria, Puglia e Calabria), a conferma della capacità attrattiva del modello di presa in carico sviluppato dal Centro. «Il dato dell’alta presenza extraregionale – osserva Muratori – testimonia la qualità del lavoro svolto e l’efficacia di un approccio che mette al centro il bambino e la famiglia, valorizzando l’intervento precoce come elemento chiave per migliorare le traiettorie di sviluppo». Prosegue, inoltre, l’attività di ricerca innovativa nel campo dell’interazione sociale mediata dalla tecnologia, attraverso l’utilizzo del robot umanoide NAO, in collaborazione con l’Università degli Studi della Basilicata.
Nel 2025 i risultati di questi studi sono stati presentati in contesti scientifici internazionali e hanno portato allo sviluppo di nuove metriche automatiche per la valutazione del coinvolgimento e dell’attenzione dei bambini durante le sessioni terapeutiche. Presso il polo di Matera, l’attività di ricerca si è avvalsa del contributo delle due borsiste dedicate e si è ulteriormente rafforzata con l’arrivo della nuova direttrice dell’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile, la dr.ssa Raffaella Devescovi, che coordina un’équipe multiprofessionale potenziata dalla presenza di due nuovi neuropsichiatri infantili. Un ruolo rilevante è stato svolto anche dalla collaborazione con l’Università della Calabria , con l’Università di Lecce e l’IRCSS Stella Maris di Calambrone, a Pisa.
«L’arrivo del nuovo primario e la rinnovata attenzione della Direzione Generale dell’Ospedale di Matera e dell’Assessorato regionale alla Salute verso la Neuropsichiatria Infantile – sottolinea Muratori – hanno consentito una concreta ripresa delle attività cliniche, creando un contesto favorevole allo sviluppo della ricerca e all’ampliamento dell’offerta assistenziale».
Per il 2026 è previsto lo sviluppo di nuove linee di ricerca nei campi dell’epilessia e dell’elettroencefalografia, grazie anche alla dotazione di un nuovo EEG e all’inserimento di un tecnico di neurofisiopatologia, oltre che nei disturbi del comportamento alimentare e nella psicopatologia dell’adolescenza.
Sul piano scientifico, a Matera sono proseguiti importanti filoni di ricerca, tra cui lo studio della relazione tra profili sensoriali e disturbi del sonno nei bambini in età prescolare con disturbo dello spettro autistico, l’analisi dei fenotipi clinici attraverso un database strutturato che raccoglie dati diagnostici e clinici di circa 160 pazienti, e la ricerca sulla genetica dell’autismo, focalizzata sull’individuazione di varianti cromosomiche potenzialmente correlate ai quadri clinici osservati. «L’integrazione tra clinica, ricerca e tecnologie avanzate, comprese l’intelligenza artificiale e la robotica – conclude Muratori – rappresenta una delle sfide più stimolanti e promettenti per il futuro della neuropsichiatria infantile. Il nostro obiettivo resta quello di tradurre l’innovazione scientifica in benefici concreti per i bambini e per le loro famiglie».
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi
Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua