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Furto all’ATM di Bucaletto: quattro arresti domiciliari con braccialetto elettronico

9/10/2025



Alle prime luci dell’alba, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza del Gip di Potenza, applicando arresti domiciliari con braccialetto elettronico nei confronti di quattro persone ritenute responsabili dell’assalto all’ATM delle Poste di Bucaletto lo scorso 19 agosto. Le indagini hanno accertato l’uso della cosiddetta “marmotta” e la complicità di altri soggetti. Segue comunicato stampa.


Alle prime luci dell’alba, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Potenza, a seguito della richiesta presentata da questa Procura della Repubblica, con la quale è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico nei confronti di:
L.B., nata il 26.08.1987 a Potenza
N.G., nato il 05.12.1973 a Potenza
A.L., nato il 05.04.1985 a Milano
E.M., nato il 23.07.1986 a Milano
I predetti sono stati individuati tra i responsabili dell’assalto all’ATM delle Poste di Bucaletto, avvenuto il 19 agosto 2024. Al provvedimento cautelare si è giunti grazie alle indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Potenza, sotto la guida di questa Procura della Repubblica.
L’attività investigativa è partita dall’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza presente sul posto, dalle quali risulta che gli autori del reato hanno utilizzato la cosiddetta tecnica della “marmotta”: un attrezzo di ferro appositamente costruito con forma conica e un manico imbottito di polvere esplodente, che viene inserito all’interno della fessura utilizzata per l’erogazione del denaro contante. Tale strumento è chiamato “marmotta” perché, al momento dell’innesco, prima dell’esplosione, emette un rumore che ricorda il verso dell’animale.
Dalla visione dei filmati è emerso, inoltre, che per far aprire la fessura dalla quale vengono erogate le banconote e inserire la marmotta è stata utilizzata una carta intestata a un uomo originario di Potenza, che l’aveva prestata a L.B., ignaro delle intenzioni della donna.
E.M., all’epoca dei fatti legato sentimentalmente a L.B., e N.G. hanno materialmente organizzato ed effettuato il trasporto degli autori del reato sul posto, agevolandoli successivamente nella fuga. A.L., invece, è stato individuato come l’anello di congiunzione tra la compagine potentina e gli altri tre soggetti, materiali esecutori del fatto insieme ad A.L., probabilmente tutti originari della provincia di B.A.T., la cui identità è ancora in corso di accertamento da parte degli investigatori della Squadra Mobile di Potenza.
Gli indagati E.M. e A.L. sono stati rintracciati a Milano, dove erano già detenuti per altra causa, mentre L.B. e N.G. sono stati rintracciati a Potenza, in contrada Bucaletto, e sottoposti agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini preliminari e l’effettiva responsabilità dei destinatari della misura cautelare sarà vagliata nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche a favore dei soggetti sottoposti alle indagini.




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