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Federconsumatori Basilicata: allarme sul gioco d’azzardo online nei piccoli comuni |
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9/10/2025 |
| .jpg) Il gioco d’azzardo online avanza nei piccoli comuni lucani: cresce l’allarme sociale Dai borghi dell’entroterra ai centri di provincia, il gioco d’azzardo online si insinua anche nei territori più periferici della Basilicata. È quanto emerge dalla seconda edizione del report “Non così piccoli” di CGIL, Federconsumatori e Fondazione ISSCON, che conferma un’espansione silenziosa e preoccupante del fenomeno nei piccoli comuni italiani. Nel 2024, in provincia di Potenza le giocate online hanno superato i 640 mila euro, mentre a Matera si contano oltre 358 mila euro, con punte oltre il 60% della raccolta totale in centri tra 2.000 e 9.999 abitanti. Il report segnala anomalie territoriali, con giocate pro capite superiori alla media nazionale e potenziali rischi di riciclaggio. Federconsumatori Basilicata denuncia la mancanza di trasparenza dell’ADM, che oscura i dati dei comuni minori, e chiede osservatori territoriali, controlli più rigorosi e campagne di prevenzione rivolte ai giovani. Di seguito il comunicato stampa La seconda edizione del report “Non così piccoli”, realizzato da CGIL, Federconsumatori e Fondazione ISSCON, conferma un trend allarmante: il gioco d’azzardo online si espande silenziosamente nei piccoli comuni italiani, con dinamiche sospette e impatti sociali sempre più gravi. Nonostante il tentativo di oscurare i dati da parte dell’Agenzia Dogane e Monopoli, grazie all’intervento parlamentare è stato possibile analizzare il fenomeno anche nei comuni sotto i 10.000 abitanti, che rappresentano l’85% del territorio nazionale. 📍 La Basilicata sotto osservazione La nostra regione, pur non figurando tra le aree con i valori più estremi, mostra segnali di crescita preoccupanti. Secondo il report, nel 2024: - In provincia di Potenza sono stati giocati online oltre 640.000 euro, con una media pro capite in aumento rispetto al 2023. - In provincia di Matera il dato supera i 358.000 euro, con picchi in alcuni comuni dell’entroterra. - In diversi comuni lucani con popolazione tra i 2.000 e i 9.999 abitanti, il gioco online rappresenta oltre il 60% della raccolta complessiva, superando di gran lunga il gioco fisico. 📊 Anomalie e rischi locali Il report evidenzia come anche in Basilicata si registrino anomalie territoriali: variazioni improvvise nei volumi giocati, concentrazioni sospette in comuni a bassa densità demografica e una crescita del gioco online non giustificata da fattori economici o sociali evidenti. In particolare, si segnala: - La presenza di comuni con giocate pro capite superiori alla media nazionale, pur in assenza di infrastrutture turistiche o economiche rilevanti. - Il rischio che il gioco online venga utilizzato come canale di riciclaggio in aree meno monitorate, come già ipotizzato nel report nazionale. ⚠️ Un quadro che richiede risposte urgenti La progressiva censura dei dati da parte di ADM, che ha escluso i comuni sotto i 10.000 abitanti dalla pubblicazione ufficiale, rende difficile monitorare il fenomeno e attuare politiche di contrasto. Federconsumatori Basilicata denuncia con forza questa opacità e chiede: - Il ripristino della trasparenza sui dati comunali, sia per il gioco fisico che online. - L’ attivazione di osservatori territoriali sul gioco d’azzardo, con il coinvolgimento di enti locali, ASL, scuole e associazioni. - Campagne di educazione e prevenzione, rivolte in particolare ai giovani e alle fasce vulnerabili. - Un rafforzamento dei controlli sulle piattaforme online e sulle transazioni sospette. 🗣️ La voce dei cittadini e dei territori Il gioco d’azzardo non è solo una questione economica: è un problema di salute pubblica, di legalità e di giustizia sociale. I dati del report dimostrano che anche nei piccoli comuni della Basilicata il fenomeno è presente e in crescita. È necessario che le istituzioni locali e nazionali agiscano con responsabilità, garantendo strumenti di monitoraggio, prevenzione e contrasto. 🎯 L’impegno di Federconsumatori Basilicata Come associazione impegnata nella tutela dei diritti dei cittadini, continueremo a monitorare il fenomeno, a promuovere la cultura della legalità e a chiedere politiche pubbliche che mettano al centro la salute e la dignità delle persone. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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