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Gruppo Lucano: 80 sedi lucane firmano una lettera sui fatti di Viggiano

23/02/2025



Gruppo Lucano di Protezione Civile, quasi 80 sedi firmano una lettera aperta sui fatti che hanno portato nelle scorse settimane il Comune di Viggiano a revocare l'utilizzo della sede: "Basta strumentalizzazioni, vogliamo solo lavorare in serenità"


Di seguito il contenuto della lettera (in calce l'elenco delle sedi che l'hanno sottoscritta)


Sono giorni in cui si discute ampiamente della situazione riguardante la sede di Coordinamento del GRUPPO LUCANO. Diversi soggetti, liberamente, hanno espresso la propria opinione, arrivando addirittura a proporre una petizione. Non poniamo limiti a chi intende avvalersi di tale strumento, ma di fronte a notizie parziali e interpretazioni distorte della vicenda, ci sembra opportuno dire la nostra per ristabilire un quadro più chiaro della vicenda, attraverso la sola verità dei fatti.


Da più parti, è stata fornita un'interpretazione distorta della storia di Gruppo Lucano, presentando un unico protagonista come l'unico artefice del percorso compiuto. Tuttavia, come affermava lo storico francese Fernand Braudel, “la storia non è solo un racconto del passato, ma un insieme di eventi, azioni e uomini che interagiscono nel corso del tempo”. Orbene, il concetto di "storia" di per sé non ha necessariamente una connotazione positiva e non può essere ridotto a una narrazione che omette o distorce fatti, attori e contributi che sono stati determinanti per la costruzione di quella stessa realtà.


La storia di Gruppo Lucano è il risultato di un impegno collettivo che affonda le radici in un percorso condiviso e partecipato, fatto da tanti e non da uno solo. Ogni passo compiuto, ogni sfida vinta, è il frutto del lavoro di numerosi protagonisti: in primis i nostri volontari, che ogni giorno, con passione e dedizione, hanno dato vita alla nostra causa, senza mai venir meno agli ideali di solidarietà e impegno sociale. È grazie a tutti questi contributi, a queste voci, che oggi possiamo parlare di una realtà che ha avuto impatti positivi nelle comunità che abbiamo servito e importanti riconoscimenti istituzionali.


La storia è sempre il risultato di un lavoro di squadra, di una rete di persone che, unite da ideali e obiettivi comuni, contribuiscono ciascuna a proprio modo. È, dunque, un errore ritenere che una sola persona possa rappresentare l’intero movimento.


Poi vi è un’altra storia che merita di essere raccontata: per oltre due anni, purtroppo, ci è stato impedito di accedere liberamente alla struttura che avrebbe dovuto essere il nostro punto di riferimento operativo, la “nostra casa”. Quella sede, sede legale del GRUPPO LUCANO, un tempo simbolo di collaborazione e impegno, frutto del lavoro di tanti volontari, è stata improvvisamente resa inaccessibile. Ci è stata preclusa la possibilità di incontrarci, di tenere riunioni e assemblee; l’attività amministrativa e di segreteria è stata gravemente condizionata dalla mancanza di accesso alla documentazione ivi conservata e alle banche dati, interrompendo, ad esempio, la distribuzione dei tesserini per i nuovi volontari iscritti. La mancata accessibilità al magazzino ha reso difficoltoso l'approvvigionamento e la distribuzione dei dispositivi di protezione individuale (DPI) per i nostri volontari. Inoltre, siamo stati costretti a rallentare l'attività formativa e, nella gestione delle emergenze, a rinunciare alla nostra sala operativa e ai sistemi di monitoraggio, resi inattivi a causa della mancanza di interventi di manutenzione. Dulcis in fundo, durante il XV Raduno Nazionale, che abbiamo voluto celebrare a Viggiano nel 2023, non siamo riusciti ad accogliere il Capo Dipartimento, il Prefetto, il Sindaco di Viggiano e le numerose autorità istituzionali presenti nella "nostra casa". Per prendere alcuni beni abbiamo dovuto effettuare una serie infinita di telefonate. All'epoca erano appena cinque i volontari che ci hanno dato materialmente una mano per un evento così importante e per le attività quotidiane. Un numero che, in occasione delle recenti elezioni per il rinnovo delle cariche della sede valligiana, sembra essersi improvvisamente moltiplicato a dismisura.


Questo cambiamento è avvenuto in modo repentino e, a nostro avviso, senza giustificazioni valide, creando un isolamento che ha ostacolato significativamente il nostro operato e reso difficoltosa la gestione quotidiana delle nostre attività. Abbiamo percepito che si voleva una dirigenza del GRUPPO LUCANO non libera ma adeguatamente orientata.


Nonostante questa situazione e le limitazioni, abbiamo scelto di proseguire al fianco del presidente Martoccia, del Consiglio Direttivo nazionale e dei presidenti provinciali, rimanendo fedeli ai principi di rispetto delle regole e garantendo che il nostro impegno fosse sempre conforme al percorso tracciato dalla nuova dirigenza, nel pieno rispetto delle istituzioni all'interno del "sistema di protezione civile". Questi anni sono stati caratterizzati da una gestione democratica, condivisa e trasparente, dove il "volontario" è sempre stato posto al centro dell’operato di Gruppo Lucano.


Sono stati anni in cui, nel totale silenzio, a fronte di atti provocatori e continui sabotaggi, le nostre richieste di ripristinare la legalità e un minimo di regole, non sono state ascoltate, venendo completamente disattese. Si è preferito ignorare le nostre esigenze e le nostre proposte per assumere decisioni definitive e unilaterali. Noi non ci siamo mai sottratti al confronto, l'unico che ci è stato negato!


Avremmo sinceramente apprezzato che qualcuno ci avesse interpellato prima di prendere determinate posizioni, così da poter spiegare la nostra versione dei fatti. È fondamentale che chi discute questa situazione approfondisca la questione, evitando di limitarsi ad ascoltare solo le voci di pochi o di una singola parte.


Se il Comune di Viggiano ha preso una decisione, noi siamo consapevoli delle motivazioni che hanno portato a questa scelta. Tuttavia, chiediamo che ora non vengano fatte strumentalizzazioni politiche, legate a questioni interne di Viggiano, e che ci venga consentito di svolgere il nostro lavoro in serenità.


Vogliamo continuare a svolgere la nostra attività di protezione civile con tranquillità e dedizione. Per farlo, è fondamentale che ci vengano garantite le condizioni necessarie, senza interferenze esterne. Non ci sono questioni personali dietro le nostre scelte; siamo uniti e chiediamo ora il rispetto che meritiamo per poter proseguire nel nostro lavoro, a beneficio di tutte le comunità che serviamo.


Crediamo fermamente, come sosteneva Simone de Beauvoir, che "Non è mai il singolo a cambiare il corso della storia, ma le persone che si uniscono per cambiare il loro destino."


Per questo, tutti insieme, siamo a fianco del presidente nazionale, Pietro Luigi Martoccia, dei presidenti provinciali, del Consiglio direttivo nazionale di Gruppo Lucano.


 


Elenco sedi del Gruppo Lucano firmatarie della lettera:


 


Elenco sedi firmatarie della lettera:


 


ACCETTURA – ACERENZA – ALIANO – AMENDOLARA – ATELLA – AVIGLIANO – BANZI – BERNALDA – BRIENZA – BUONABITACOLO – CANCELLARA – CASTELGRANDE - CASTELLUCCIO SUPERIORE – CASTELMEZZANO – CASTRONUOVO SANT'ANDREA – CERCHIARA – CHIAROMONTE – CIRIGLIANO – CRACO – FILIANO – FORENZA – GRASSANO – ISPANI – LAURENZANA – LAURIA – LAVELLO – MARATEA – MARSICONUOVO – MARSICOVETERE – MATERA – MISSANELLO – MOLITERNO – MONTEMURRO – MURO LUCANO – NOEPOLI – PATERNO – PERDIFUMO – PESCOPAGANO – PIETRAGALLA – POLICORO – POTENZA – RAPOLLA – ROCCA IMPERIALE – ROCCAGLORIOSA – ROCCANOVA – ROSETO CAPO SPULICO – ROTONDELLA – SALANDRA – SALENTO – SAN COSTANTINO ALBANESE – SAN FELE – SAN GIORGIO LUCANO – SAN GIOVANNI A PIRO – SAN MARTINO D'AGRI – SAN SEVERINO LUCANO – SAN SOSTI – SANTA CATERINA – SANT'ANGELO LE FRATTE – SARCONI – SASSO DI CASTALDA – SATRIANO DI LUCANIA – SAVOIA DI LUCANIA – SCANZANO JONICO – SENISE – SPINOSO – TERRANOVA DEL POLLINO – TITO – TRAMUTOLA – TRECCHINA – TRICARICO – TRIVIGNO – TURSI – VAGLIO – VALLO DELLA LUCANIA – VILLAPIANA




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