È stato siglato un importante protocollo d’intesa tra l’ufficio Protezione Civile della Regione Basilicata, l’ufficio scolastico regionale e l’Anci Basilicata, con l’obiettivo di promuovere la cultura della sicurezza e della protezione civile nelle scuole e nelle istituzioni locali.
L’accordo mira a favorire la collaborazione tra scuole, comuni e volontariato organizzato, rendendo la comunità scolastica un punto di riferimento per la diffusione della cultura della protezione civile e incentivando comportamenti corretti in caso di emergenza. Un aspetto centrale dell’iniziativa è il coinvolgimento attivo dei giovani, affinché diventino veri e propri ambasciatori della sicurezza all’interno delle loro famiglie e comunità.
Inoltre, il protocollo punta a rafforzare la sinergia tra i piani di emergenza scolastici e quelli comunali, oltre a potenziare la formazione continua di docenti, amministratori locali e volontari. L’accordo si inserisce nel progetto nazionale “Cultura è…Protezione Civile”, frutto della collaborazione tra il Ministero dell’Istruzione e il Dipartimento della Protezione Civile. Avviato in via sperimentale nel 2023/24 con il coinvolgimento di 24 scuole polo, il progetto ha già formato migliaia di docenti e studenti ed è stato ampliato per l’anno scolastico 2024/25, includendo 44 scuole.
Grande soddisfazione per la firma del protocollo è stata espressa dall’ingegnere Giovanni Di Bello, dalla dottoressa Claudia Datena e dal dottor Gerardo Larocca, che hanno sottolineato l’importanza di rafforzare il legame tra istituzioni, scuole e volontariato per accrescere la prevenzione e diffondere una formazione costante e congiunta su tutto il territorio regionale. Anche l’assessore regionale alle Infrastrutture, Pasquale Pepe, ha evidenziato il valore dell’iniziativa, che rappresenta un significativo passo avanti nella crescita della cultura della protezione civile in Basilicata. La regione, infatti, è la prima in Italia a sperimentare un modello così esteso di integrazione formativa e gestionale, con l’ambizione di costruire comunità sempre più resilienti e preparate ad affrontare le emergenze.