Per Cersosimo è stata una notte di fuoco. Le squadre antincendio si sono adoperate per evitare che le fiamme si propagassero nella vicina area urbana. Il lavoro di spegnimento è stato rischioso e difficile. Le squadre di volontari del Consorzio e i Vigili del Fuoco di Terranova di Pollino non si sono risparmiate, entrando con uomini e mezzi all’interno della pineta, sopra il teatro intitolato alla povera Angela Ferrara, per cercare di spegnere le fiamme. Il paese si è svegliato avvolto dal fumo e da quell’odore acre intenso che entra nella gola. Il sottobosco è devastato, la terra cambia colore, un bruno scuro, lo stesso che segna i volti dei Vigili, stremati per l’intenso lavoro. Sul posto gli amministratori, il sindaco Domenica Paglia in prima linea, anche lei cerca di dare una mano, come può. Naturalmente, la sicurezza al primo posto.
Le operazioni di spegnimento procedono con competenza e professionalità. Per fortuna il vento è debolissimo, non crea particolari problemi, ma la resina degli alberi si scioglie e il fuoco riprende forza e vigore, mentre l’assenza di pioggia e l’erba secca fanno il resto. In mattinata, si aspettava l’arrivo del Direttore delle operazioni di spegnimento (DOS) da Potenza, per capire se conveniva operare solamente da terra o fare intervenire mezzi aerei.
Dopo un’attenta valutazione, si decide per le squadre di terra. Il fuoco, a un certo punto, sale in alto, scala il costone del “Castello. In cima si trova l’area archeologica, fumo e fuoco raggiungono la porta dell’ Acropoli Greco-Lucana, le mura e parte dell’area cambiano colore, annerendo cocci e manufatti sparsi. Tra l’erba bruciata, una sorpresa, ritorna alla luce un antica anfora, ora custodita al comune. La notizia ce la danno Maria Ventimiglia e l’assessore Adolfo Cuccaro. Le foto, riferisce l’assessore, sono state inviate alla Soprintendenza, mentre le staccionate che delimitavano il sito in gran parte sono bruciate. Il fuoco alla fine della giornata è sotto controllo, il monitoraggio continua, anche perché il tipo di vegetazione potrebbe favorire una ripresa dell’incendio, mentre le indagini proseguono per stabilire le origini del rogo.
Vincenzo Diego