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Il Potenza si ferma a Torre del Greco: niente poker, solo pari a reti bianche contro una Turris indomita |
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5/01/2025
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| Si ferma a Torre del Greco la striscia di vittorie consecutive (tre) del Potenza in campionato. Niente poker di successi dunque, ma solo un pareggio a reti bianche in una partita ritenuta dai più una sfida "segnata" a favore dei rossoblù lucani. Ed invece la Turris si è rivelata avversaria tosta, solida, orgogliosa. Per un pomeriggio ha messo da parte tutti i problemi societari di questi ultimi mesi ed ha dato battaglia in campo portando a casa un punto fondamentale nella sua rincorsa salvezza. Al Potenza è mancata soprattutto la determinazione, i rossoblù per novanta minuti hanno dato l'impressione di poter passare da un momento all'altro, di poter portare a casa la vittoria ma è mancato il sacro "furore", quella convinzione necessaria sotto porta per fare del male (sportivamente parlando) agli avversari. Se ne riparlerà più avanti anche se a Torre del Greco ha sprecato una grande occasione per continuare la scalata in campionato.
Non cambia nulla mister De Giorgio rispetto all'ultima uscita ufficiale del 2024 contro il Messina. Ancora fuori D'Aversa il tecnico rossoblù conferma Rosafio e Schimmenti sulle fasce nel tridente offensivo. Turris tutta da scoprire, a causa della crisi societaria, del blocco del mercato in entrata e dopo le partenze (altre sono annunciate) di Ekuban e Casarini. Assenti dalla lista dei convocati Giannone ed Esempio, il primo infortunato il secondo squalificato, mister Forzieri è costretto a fare di necessità virtù ed arrangiarsi con quanto rimasto al momento in organico. Diversi gli under in panchina, accompagnati dei due "grandi" Armiento e Scaccabarozzi.
Partita subito gradevole tra due squadre che si affrontano a viso aperto senza particolari tatticismi. Il Potenza da l'impressione già dai primissimi minuti di avere un tasso tecnico superiore, di essere più squadra come qualità, ma difetta, soprattutto nel primo tempo della determinazione necessaria per superare la resistenza di una squadra che seppur in difficoltà ci mette orgoglio, ci mette grinta e non rinuncia a giocare. Primo tempo senza particolari sussulti, il Potenza fa la partita, tiene in mano il pallino del gioco ma non riesce mai a sfondare l'attenta retroguardia corallina. Caturano al 14' ha la palla giusta in piena area di rigore campana ma viene anticipato da Cocetta al momento del tiro. Lo stesso attaccante tre minuti dopo ci prova dalla distanza ma Marcone fa buona guardia. Più pericoloso il tentativo di Schimmenti al 20' con la sfera che finisce la corsa sull'esterno della rete corallina. La spinta rossoblù è costante, la difesa ben guidata da Ricci e con uno Ndiaye superlativo regge l'urto con efficacia, i campani di tanto in tanto "pizzicano" la retroguardia lucana con veloci ripartenze senza tuttavia creare particolari pericoli. Sull'asse Rosafio-Caturano i rossoblù costruiscono una ghiotta occasione ma il bomber rossoblù di testa non riesce a dare la giusta direzione alla sfera che finisce fuori. L'ultima emozione è di marca corallina con Cocetta che sugli sviluppi di un angolo di testa per poco non sorprende Alastra.
Ripresa senza cambi e con una Turris, almeno nei primi dieci minuti, decisamente più intraprendente. I campani alzano il baricentro, conquistano metri e premono con una certa efficacia. Nessuna occasione clamorosa ma in ben tre occasioni i corallini reclamano per altrettanti presunti falli da rigore in area non ritenuti tali da Di Loreto di Terni.
Pochi minuti, una decina, di grande intensità ma poi la gara torna nelle mani del Potenza che crea tanto ma spreca "altrettanto". Tante le occasioni sul taccuino, clamorose quelle di Rosafio al 20' e Schimmenti al 34'. Entrambi a tu per tu con Marcone si sono fatti ipnotizzare dal numero uno campano, peraltro ex rossoblu, sprecando due palle gol nitide che avrebbero cambiato la storia del match. Un segnale questo chiaro di una certa superficialità inconscia nell'affrontare un avversario che si sapeva in difficoltà per i noti problemi societari e che forse, inconsapevolmente ha illuso il Potenza di poter vincere il match senza particolari problemi. Ed invece è arrivata una mezza delusione, che i rossoblù hanno cercato di evitare con un finale all'arma bianca con quattro punte in campo (mister De Giorgio ha gettato nella mischia anche Selleri e Rossetti) ma forse con poca lucidità e convinzione. Un finale tutto all'attacco nel quale si è rischiato qualche cosa (colpo di testa di Trotta fuori) che non ha prodotto i risultati voluti.
SANDRO MAIORELLA
TURRIS - POTENZA 0-0
TURRIS (4-2-3-1): Marcone 7; Ndiaye 7, Ricci 6,5, Cocetta 6,5, Nicolao 6 (43' st Parodi); Castellano 6, Morrone 6; Boli 6 (25' sr Scaccabarozzi), Pugliese 6, Nocerino 6 (35' st Porro); Trotta 6,5. All: Forziati. A disp: Iuliano, Fallani, Armiento, Cavallaro, Casacchia, Pisacane, Desiato, Sabatino, Centro. All. Forziati
POTENZA (4-3-3) Alastra 6; Novella 6, Sciacca 6, Verrengia 6,5, Rillo 6 (15' st Burgio 6); Castorani 6 (38' st Rosetti sv), Felippe 6 (15' st Ferro 6), Erradi 5,5; Rosafio 5,5 (30 st Selleri 6) , Caturano 6, Schimmenti 5,5. A disp. Cucchietti, Galletta, Galiano, Riggio, Firenze, Rossetti, Milesi, Mazzocchi, Petti, Landi. All. De Giorgio
ARBITRO: Di Loreto di Terni (Casano-Alessandrino) Quarto Ufficiale: Velocci di Frosinone
NOTE: Ammoniti: Castellano, Schimmenti, Novella. Angoli: 4-10. Recupero 2' e 5'. |
CRONACA
SPORT
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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