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Lorenzo Scupoli: allievo di Sant’Andrea Avellino

27/11/2010



Il prossimo 28 novembre ricorrerà il Quarto Centenario del transito al Cielo del teatino Lorenzo Scupoli.
La sua vita è stata segnata da sant’Andrea Avellino che, come Maestro dei Novizi, lo ha seguito e formato nella Casa di Napoli, e, a fine secolo, vivendo nuovamente in San Paolo Maggiore, ha potuto continuare a ricevere gli insegnamenti del “vecchio Santo”.

Francesco (nome ricevuto al fonte battesimale) Scupoli nacque ad Otranto intorno all’anno 1530. Finora non si hanno notizie dei suoi primi quarant’anni. È certo che il 4 giugno 1569, “dopo numerose richieste”, entra come postulante nella Casa religiosa di San Paolo Maggiore in Napoli – sede del nuovo e rigoroso Ordine dei Chierici Regolari, detti Teatini, fondato nel 1524 da san Gaetano Thiene – dove inizia il noviziato sotto la guida spirituale del grande maestro e santo teatino, Andrea Avellino. La ‘nuova nascita’ dello Scupoli è dunque nel giorno della Professione di fede avvenuta il 25 gennaio del 1571, giorno in cui “si spoglia dell’uomo vecchio e si riveste del nuovo” e muta il suo nome in Lorenzo.
Un lungo e avventuroso percorso lo vede nelle Case teatine di Piacenza, Milano, Genova, Venezia, Padova, Roma. È valido collaboratore dell’opera riformatrice avviata, nella Chiesa milanese, da san Carlo Borromeo e si prodiga nella cura dei confratelli, dei malati e degli appestati.
A Venezia nel 1589 compare, anonima, la prima edizione a stampa del Combattimento Spirituale, la sua più celebre opera che, tradotta in molte lingue fra cui anche il russo, l’arabo, il cinese e il giapponese, con oltre seicento edizioni è, insieme agli Esercizi Spirituali di sant’Ignazio, capolavoro della letteratura spirituale della storia moderna d’Occidente. Nell’ottica del ‘combattimento spirituale’, la metafora della battaglia del soldato della Controriforma trova una mutazione esemplare e potente: questo nuovo soldato, riprendendo antichi elementi a vantaggio di nuovi significati, rivolge la spada verso il suo interno; nell’esercizio riscatta, in una rinnovata unità dell’homo universalis, la pienezza dell’humanitas e la grazia dell’humilitas.
Nel 1599 Scupoli ritorna nella Casa di Napoli dove trascorre i suoi ultimi anni insieme con sant’Andrea Avellino e i celebrati confratelli, il musicista Pietro Paolo (Scipione) Stella e l’architetto Francesco Grimaldi, le cui vicende esistenziali, spirituali e culturali si intrecciano in un perfetto gioco polifonico con le tante ‘storie’ dei personaggi principali della cultura napoletana di quegli anni: Carlo Gesualdo principe di Venosa, Giovan Battista Manso, Giovan Battista Marino, Michelangelo Merisi da Caravaggio.

Padre Bartolomeo Más C.R., uno dei massimi studiosi viventi dell’Autore, scrive: «Dedicato completamente alla vita interiore, fu fortificata la sua umiltà e accesa, con più veemenza dal forte vento della tribolazione, la fiamma della carità. Già maestro esperto per la lotta e ora allenato in questa palestra, con la fiduciosa rassegnazione alla volontà divina, insegnò con l’esempio quello che diceva e che scriveva».
Da questa immagine dello Scupoli traspare la mano di sant’Andrea Avellino che aveva educato i suoi novizi con l’esempio più che con le parole e le prediche, e che nella sua vita aveva messo sempre in risalto l’umiltà come elemento fondamentale del vivere insieme.
Lorenzo Scupoli morì a Napoli il 28 novembre 1610, due anni dopo sant’Andrea Avellino, all’età di ottantenni.

Domenica 28 novembre 2010, nella Basilica napoletana di San Paolo Maggiore (piazza San Gaetano), secondo appuntamento napoletano del Festival di musica e spiritualità “Venite Pastores”, decima edizione, dedicata a Lorenzo Scupoli.
Alle ore 12, ci sarà la celebrazione della S. Messa, presieduta da Valentín Arteaga, Preposito generale dei Teatini, nella storica basilica del centro antico di Napoli, con la Cappella Musicale Theatina che eseguirà musiche di Palestrina, di Gaetano Greco (maestro di Pergolesi e collaboratore anche della Cappella musicale dei Teatini), e quelle del Teatino Scipione Stella (stampate a Napoli proprio nel 1610), con la partecipazione del Coro del Monastero di San Gregorio Armeno e dei bambini del gruppo diretto da Massimo Panarese “i Tamburellisti di Otranto”.

Alle ore 15 ci sarà la visita al Santuario teatino - dove Scupoli è sepolto insieme con i santi e i beati dell’Ordine dei Chierici Regolari - e, a seguire (ore 16), la giornata seguirà con la Conferenza e Tavola Rotonda dal titolo “Il Combattimento spirituale ieri e oggi” con FRANCO CARDINI (Firenze), FLAVIO COLUSSO (Roma), ROBERTA DURANTI (Rieti), BARTOLOMEO MÁS CR (Roma), GIULIO NICOLÒ MELDOLESI (Roma), MORAND WIRTH SDB (Roma), i quali daranno il loro prezioso contributo alla conoscenza di un autore che con le sue opere ha illuminato la sua epoca e la spiritualità moderna, pur rimanendo sempre nell’ombra. Il Combattimento Spirituale di Lorenzo Scupoli è, sorprendentemente, uno dei più grandi successi editoriali di tutti i tempi e tra i molti ammiratori che ne ricevettero una profonda influenza vi sono grandi personalità come san Francesco di Sales, Mary Ward, san Paolo della Croce.

La giornata di studi napoletana rientra nelle attività realizzate per il IV Centenario della morte di Scupoli, già avviate nella Cattedrale di Otranto il 28 novembre 2009 e che proseguono in diverse città d’Italia fino a tutto dicembre 2010, occasioni e voci diverse chiamate a riscoprire e a conoscere uno scrittore sui generis: incontri, letture, concerti, posa di una lapide commemorativa, eventi liturgici e un convegno di studi interdisciplinari, primo e fondamentale appuntamento scientifico utile a fare luce sull’attualità ancora oggi vivissima degli scritti del religioso Teatino.
Le iniziative, con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura, della Provincia di Lecce e del Comune di Napoli, sono organizzate dall’Ordine dei Chierici Regolari Teatini con le “Le Colonne del Decumano” e Musicaimmagine, in collaborazione con il Comune di Otranto e con numerose Istituzioni fra cui la Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon e l’Università del Salento.

(Contatti: tel. +39.328.6294500- musicaimmagine@tiscali.it - www.venitepastores.net)

Nicola Arbia



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