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Insediamento Osservatori legalità e beni confiscati a criminalità

22/05/2025



Si è svolta oggi, nella sala Basento della Presidenza del Consiglio regionale della Basilicata, la riunione di insediamento dell’Osservatorio regionale per la valorizzazione dei beni e delle aziende sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, istituito con la Legge Regionale del 6 ottobre 2021, n. 41, e dell’Osservatorio regionale sulla legalità e sulla criminalità organizzata di stampo mafioso, istituito ai sensi della Legge Regionale n. 42 del 2021 e recentemente modificato con la Legge Regionale 7 gennaio 2025, n. 10.
All’incontro hanno preso parte il Presidente del Consiglio regionale, Marcello Pittella, il VicepresidenteAngelo Chiorazzo, il Presidente della I Commissione consiliare, Francesco Fanelli, il Presidente degli Osservatori, Luigi Gay, il Direttore generale del Consiglio, Nicola Coluzzi, e Emanuele Desina dell’Ufficio legislativo della Presidenza del Consiglio. Erano presenti inoltre Marianna Tamburrino, referente di Libera Potenza, accompagnata dalla volontaria Anna Vincenza Aversa, Angelo Festa, Presidente dell’Associazione Antiracket e Antiusura, Rossella Baldassare, Sindaco di San Chirico Nuovo in rappresentanza dell’Anci Basilicata, Caterina Famularo, dirigente della Camera di Commercio della Basilicata, e Donatina Allamprese, delegata della Conferenza Episcopale Italiana di Basilicata.
In apertura il Presidente Pittella ha sottolineato “il forte valore simbolico dell’insediamento, convocato alla vigilia della Giornata della Legalità, celebrata il 23 maggio in memoria delle vittime delle mafie, in particolare della Strage di Capaci del 1992, in cui persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta”. Ha evidenziato il duplice significato dell’iniziativa: “da un lato, la scelta di affidare la guida degli Osservatori a una figura autorevole come Gay, a garanzia dell’autonomia e operatività degli organismi; dall’altro, l’impegno a sviluppare percorsi strutturati di comunicazione, informazione e sensibilizzazione sul tema della legalità, in una regione come la Basilicata, che, non essendo esente da fenomeni di illegalità, può e deve rafforzare la propria azione di prevenzione. Pittella ha inoltre evidenziato “l’importanza di aver snellito la struttura degli Osservatori, per superare ostacoli burocratici e al fine di dotarli di strumenti concreti e funzionali.”
Il Vicepresidente Chiorazzo ha ribadito l’importanza delle modifiche normative già apportate e di quelle ancora da completare, sottolineando che tenere accesi i riflettori sulle infiltrazioni mafiose è fondamentale, così come promuovere una cultura della legalità che coinvolga tutti, a partire dalle nuove generazioni. Ha ricordato come l’istituzione dell’Osservatorio risalga al 1990, e sia stata rilanciata anche durante la precedente consiliatura, ma che solo oggi si riesce a dare concretezza a quello che deve diventare uno strumento realmente incisivo, capace di interagire con scuole, università e tutti i soggetti impegnati nel contrasto alla criminalità organizzata.
Il Presidente della I Commissione, Francesco Fanelli, ha parlato di giornata importante che segna l'avvio ufficiale di due strumenti previsti dalla legge regionale, dotati di compiti e funzioni ben definiti. “Siamo consapevoli di quanto sia fondamentale approfondire la conoscenza su queste tematiche. Per questo abbiamo deciso di avviare attività mirate, a partire da un confronto diretto con i più giovani, coinvolgendo scuole e università. È un primo passo concreto per dare slancio a questo percorso".
Nicola Coluzzi ha evidenziato l’esigenza di riaprire il dialogo con l’ABI, sottolineando che la chiusura degli sportelli bancari e le difficoltà di accesso al credito stanno penalizzando cittadini e imprese, aggravando problemi già esistenti.
Luigi Gay ha ricordato che “entrambi gli Osservatori nascono da leggi regionali e rappresentano strumenti imprescindibili per affrontare problematiche complesse che richiedono risposte concrete”. Ha parlato anche “della necessità di analizzare gli ostacoli che impediscono la piena valorizzazione dei beni confiscati” ribadendo che” l’Osservatorio sulla legalità, oggi insediato, dovrà monitorare e individuare i fenomeni più gravi di criminalità organizzata e approfondire le cause, anche sociali ed economiche, che favoriscono le infiltrazioni”. Ha precisato ancora che “in Basilicata, pur non essendoci strutture mafiose autoctone consolidate, le indagini degli ultimi anni hanno rivelato presenze significative di organizzazioni provenienti da altre regioni, in particolare nel sud del territorio”. Anche Gay ha ricordato la strage di Capaci: “Da allora molte cose sono cambiate e, indubbiamente, sono stati compiuti passi avanti significativi nella lotta alla criminalità organizzata. Basti pensare all’arresto di numerosi latitanti di spicco”. “Oggi – ha proseguito – la mafia fa meno notizia, non occupa più le cronache come un tempo. Ma questo non significa che sia scomparsa: continua ad agire sottotraccia, come dimostra la recente operazione contro la ’ndrangheta. Fortunatamente, possiamo contare su investigatori e magistrati di altissimo livello, che non hanno mai abbassato la guardia. “È grazie al loro impegno costante che possiamo sentirci ancora tutelati. La mafia non ha vinto. E non vincerà”.
Emanuele Desina ha illustrato il lavoro propedeutico svolto per arrivare all’insediamento odierno, sottolineando come “l’obiettivo principale sia promuovere percorsi formativi e progettuali in grado di incidere realmente sul tessuto sociale, soprattutto attraverso l’utilizzo dei beni sequestrati per fini collettivi”. Marianna Tamburrino ha ricordato che, nella precedente legislatura, “l’Osservatorio si è riunito una sola volta e non ha operato come avrebbe dovuto”. Ha proposto anche di aprirlo “alla partecipazione della società civile, riunendolo con regolarità e promuovendo azioni concrete sul territorio, in sinergia con scuole e associazioni”. Angelo Festa ha messo in evidenza il peso dell’usura e delle estorsioni, sottolineando “la necessità non solo di incentivare le denunce, ma anche di lavorare sulla prevenzione, per proteggere le vittime e rafforzare il tessuto sociale”. Rossella Baldassare ha posto l’accento sul coinvolgimento diretto “delle scuole e dei ragazzi nella promozione della legalità e della giustizia, insieme ai Comuni, anche nel sostenere economicamente progetti che portino i giovani nei tribunali, nei luoghi della giustizia o a commemorare le figure che hanno sacrificato la vita nella lotta alla mafia”. Caterina Famularo ha sottolineato come la Camera di Commercio possa “mettere a disposizione dati utili per comprendere meglio la situazione economica e produttiva, offrendo anche il punto di vista delle imprese e la disponibilità a partecipare attivamente con proposte operative”. Donatina Allamprese ha infine ribadito la necessità di “garantire continuità e programmazione, elementi essenziali per rendere efficace l’attività degli Osservatori. Ha spiegato che, come Conferenza Episcopale, “è stato già elaborato un documento condiviso contenente un’analisi del contesto e una serie di proposte operative che saranno messe a disposizione del gruppo di lavoro”. Nel corso della riunione è stata condivisa l’importanza di questi strumenti, considerati fondamentali per monitorare i fenomeni legati alla criminalità organizzata, per pianificare azioni efficaci di contrasto e promuovere la cultura della legalità, diffusa, partecipata e radicata nel tessuto sociale.




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