L'Assessore allo Sviluppo Economico e Lavoro, Francesco Cupparo, ha incontrato i sindacati per illustrare lo stato di attuazione dei progetti rivolti ai 1.631 lavoratori ex RMI ed ex TIS. Attualmente impiegati in attività comunali con un’indennità di 700 euro, il 58% si è dichiarato disponibile a lavorare nel settore idraulico-forestale. La Regione ha deciso di prorogare per sei mesi i lavori di pubblica utilità e prevede nuovi progetti per chi non aderisce al settore forestale. CGIL, CISL e UIL apprezzano il percorso tracciato e chiedono tempi rapidi per l’avvio del progetto ASA, volto a garantire stabilità e inclusione lavorativa.
di seguito riportiamo la nota della Regione Basilicata e subito dopo quella dei Sindacati.
Lo stato di attuazione dei progetti che riguardano le platee di lavoratori ex RMI (1176 persone) ed ex TIS (455 persone) per un totale di n.1.631 unità, è stato illustrato nel pomeriggio dall’Assessore allo Sviluppo Economico e Lavoro Francesco Cupparo in un incontro con i sindacati. I lavoratori sono attualmente impiegati in attività presso le amministrazioni comunali e percepiscono l’indennità mensile di 700 euro. Nel mese di ottobre scorso - – secondo quanto riferito ai sindacati negli incontri precedenti - è stata condotta una rilevazione tra i beneficiari delle due platee con apposito questionario dall’Agenzia Regionale Arlab, nell’ambito della quale è emerso che circa il 58% dei beneficiari (922 persone) si è dichiarato disponibile a lavorare nel settore idraulico forestale. “In considerazione che i beneficiari degli interventi di pubblica utilità appartengono ad una fascia di popolazione particolarmente vulnerabile e fragile, che ha come unica fonte di sostentamento l’indennità mensile – ha spiegato l’assessore Cupparo – abbiamo ritenuto necessario, di intesa con i sindacati e alla luce delle indicazioni dei sindaci dei Comuni interessati, continuare ad assicurare un sostegno economico nelle more del completamento dell’iter procedurale per favorire la fuoriuscita di tutti i beneficiari dalle platee ex RMI ed ex TIS ai fini del loro inserimento in altre attività lavorative. Per queste ragioni si è proceduto a garantire per ulteriori sei mesi (1 novembre 2024 -30 aprile 2025) la prosecuzione dei lavori di pubblica utilità per entrambe le platee”.
Per i lavoratori che non si sono dichiarati disponibili ad essere inseriti in attività idraulico forestali (709 unità pari al 42% del totale beneficiari), vengono previste una serie di azioni ed interventi volti comunque a garantire un sostegno economico e possibilità occupazionali. L’assessore ha riferito che le attività che saranno oggetto di apposito progetto da presentare a cura del Consorzio di Bonifica della Basilicata e che vedrà impegnati i beneficiari riguarderanno: la manutenzione delle aree a servizio di attività industriali, artigianali, commerciali, turistico culturali; la manutenzione della viabilità in generale, con priorità alle strade a servizio delle predette attività; la manutenzione del verde urbano e del patrimonio pubblico di particolare interesse naturalistico-ambientale. “Si tratta di attività – sottolinea l’Assessore Cupparo – che rivestono un’importanza strategica con effetti positivi, sia in termini di miglioramento della vivibilità e della fruibilità dei territori che sotto il profilo occupazionale”.
Le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL della Basilicata comunicano che, a seguito della richiesta di incontro avanzata al Dipartimento Attività Produttive, si è tenuta oggi una riunione con l’Assessore Francesco Cupparo per discutere della vertenza riguardante i lavoratori ex RMI (Reddito Minimo di Inserimento) ed ex TIS (Tirocini di Inclusione Sociale) in loro presenza. Durante l’incontro presso la Sala Inguscio, l’Assessore Cupparo ha illustrato il percorso individuato dalla Regione per affrontare le problematiche sollevate dalle organizzazioni sindacali negli ultimi anni. Tale percorso mira a riconoscere la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti, attraverso misure concrete di stabilizzazione e inclusione lavorativa.
E’ stata sottolineata, da parte di CGIL CISL e UIL, l’importanza di accelerare l’approvazione delle risorse individuate tramite la legge di bilancio regionale, al fine di avviare tempestivamente i bandi relativi al nuovo “Progetto Attività e Servizi Ambientali” (ASA). Lavorare proficuamente al fine di far coincidere la partenza di questo progetto in concomitanza con gli altri legati ai progetti forestali. Si è convenuto sulla necessità di innalzare la soglia ISEE per consentire ai 1.600 lavoratori interessati, indipendentemente dall’indagine ARLAB, di aderire al progetto ASA, garantendo così una maggiore inclusione e opportunità occupazionali.
Le organizzazioni sindacali esprimono apprezzamento per il percorso delineato, che risponde alle rivendicazioni portate avanti negli ultimi anni. Rimane fondamentale proseguire con determinazione su questa strada, affinché le misure prospettate si traducano in azioni concrete e tempestive, restituendo dignità e sicurezza economica alle lavoratrici e ai lavoratori coinvolti.
CGIL, CISL e UIL della Basilicata continueranno a monitorare l’evoluzione della situazione, mantenendo alta l’attenzione sulle tempistiche e sull’efficacia delle misure adottate, e restano a disposizione per ulteriori confronti con le istituzioni regionali al fine di garantire il pieno successo delle iniziative intraprese.