Donatella Merra, candidata alle recenti elezioni regionali della Basilicata del 21 e 22 aprile 2024 per la lista Fratelli d’Italia nella circoscrizione di Potenza, ha evidenziato con forza una problematica cruciale che ha caratterizzato l’esito delle consultazioni elettorali: il mancato rispetto del principio di riequilibrio di genere in caso di parità di voti. La questione è emersa in seguito alla sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Basilicata, che ha decretato l’assegnazione del seggio al candidato Alessandro Galella, primo dei non eletti, a fronte di una parità di voti con la stessa Merra. Il TAR, in base all’art. 20 della Legge Regionale n. 20/2018, ha stabilito che in caso di parità prevalga il candidato con una posizione più alta nella lista di appartenenza. Questa decisione ha portato all’esclusione di Donatella Merra, posizionata ottava nella lista, a favore di Galella, terzo in ordine alfabetico. La normativa, così com’è formulata, non tiene conto del principio di equilibrio di genere, consolidato in altre realtà legislative nazionali e internazionali, secondo cui, in situazioni di parità di preferenze tra candidati di genere diverso, dovrebbe prevalere il candidato appartenente al genere meno rappresentato. La questione assume ulteriore rilevanza alla luce dell’ordine di lista del partito Fratelli d’Italia nella circoscrizione di Potenza, che vede una predominanza maschile nei primi posti.
Questa prevalenza non è il frutto di una scelta consapevole ma di una casualità legata all’ordine alfabetico, un criterio che, se applicato senza correttivi, può perpetuare dinamiche di disparità nella rappresentanza di genere. Merra ha denunciato anche l’inerzia degli organi regionali preposti alla tutela delle pari opportunità, tra cui la Commissione pari opportunità e la Consigliera di parità. Tali enti, secondo Merra, non hanno adottato misure proattive né intrapreso azioni concrete per affrontare la vicenda o proporre un aggiornamento normativo volto a evitare situazioni analoghe in futuro. Un’assenza di intervento che appare in contrasto con la missione istituzionale di promuovere l’uguaglianza di genere e la parità nell’accesso alle cariche pubbliche.
La candidata ha richiesto al Dipartimento nazionale per le pari opportunità e agli organi regionali competenti un parere sul caso e ha sollecitato un intervento del legislatore regionale.
L’obiettivo è quello di armonizzare la normativa della Basilicata con le disposizioni e le best practice nazionali ed europee, garantendo una piena ed effettiva equiparazione di genere nelle elezioni. Merra sottolinea come sia necessario superare criteri formali, quali l’ordine di collocazione in lista, che rischiano di compromettere il bilanciamento di genere, relegando il principio a una mera dichiarazione di intenti priva di reale efficacia. La vicenda solleva una riflessione più ampia sulla necessità di un impegno collettivo per garantire che il principio di parità non resti confinato alle enunciazioni di principio ma trovi concreta applicazione in ogni aspetto della vita politica e istituzionale.