A Crotone 46 arresti per associazione armata per traffico di stupefacenti
26/11/2024
I poliziotti della Squadra mobile della questura di Crotone coordinati dal Servizio centrale operativo (Sco) hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 46 persone indiziate tra l’altro di appartenere a un’associazione armata finalizzata al traffico di stupefacenti. Per 38 di loro si sono aperte le porte del carcere, altri 4 sono agli arresti domiciliari, mentre per i restanti 4 l’obbligo di presentazione alla Pg. Il provvedimento, richiesto dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) ed emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro, scaturisce dalle indagini che i poliziotti del capoluogo calabrese hanno effettuato insieme allo Sco e che hanno portato alla luce un’associazione criminale, capeggiata da alcune persone, già con precedenti, responsabile di reati in materia di armi e stupefacenti.
L’attività dei poliziotti ha evidenziato che gli indagati, sfruttando la rete di contatti sul territorio, erano riusciti a muovere grosse quantità di cocaina, eroina e droghe leggere, fino a controllare completamente il mercato degli stupefacenti in alcune piazze di spaccio del capoluogo. Le indagini, confermando le notizie ricevute da alcuni collaboratori di giustizia, hanno consentito di individuare i canali di approvvigionamento delle diverse sostanze stupefacenti dai vari comuni della provincia di Reggio Calabria e Vibo Valentia, della piana di Gioia Tauro e, per quanto riguarda l’eroina, anche da fornitori di nazionalità albanese, residenti in Puglia. I poliziotti, inoltre, hanno rilevato come il gruppo fosse dedito alla coltivazione di stupefacenti, sequestrando, oltre a ingenti quantitativi di cocaina, eroina, marijuana e hashish, tre piantagioni per un totale di circa 1600 piante di marijuana. Durante le indagini sono state arrestate in flagranza di reato 31 persone e sequestrate armi e munizioni di vario genere. All’operazione effettuata dalle prime ore dell’alba hanno partecipato, oltre ai poliziotti della Squadra mobile di Crotone, circa duecentocinquanta poliziotti di altre Squadre Mobili, dei Reparti Prevenzione Crimine di Vibo Valentia, Siderno, Catania, Potenza, Napoli e delle Unità Cinofile di Vibo Valentia e Catania, nonché personale del Reparto Mobile di Reggio Calabria.
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi
Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua