Con cartelli che recitavano frasi come "Nel Camastrino vogliamo solo acqua delle sorgenti", "Giù le mani dall’acqua", "La vostra politica è la nostra condanna", "A voi interessano solo gli aumenti, a noi invece le nostre sorgenti", centinaia di persone hanno atteso all’esterno del Palazzo regionale la fine della seduta del Consiglio regionale dedicata alla crisi idrica.
L'Assemblea ha approvato la relazione del presidente della Regione, Vito Bardi, ma ha respinto la proposta dell'opposizione di istituire una commissione d’inchiesta. Il dibattito ha messo in luce le divisioni politiche e le diverse visioni sulle responsabilità e le soluzioni da adottare.
Il presidente Bardi ha illustrato le azioni in corso, come il progetto "Soluzione Basento", e gli interventi di manutenzione finalizzati a prevenire future crisi. Ha sottolineato la necessità di un impegno collettivo, ma l'opposizione ha criticato la scarsa inclusione delle minoranze nei processi decisionali. I consiglieri Bochicchio (Avs-Psi-Lbp), Chiorazzo e Vizziello (Bcc) hanno denunciato ritardi e inefficienze storiche, chiedendo maggiore trasparenza e un’analisi approfondita delle risorse idriche. Secondo Verri (M5s), il confronto con gli attori istituzionali è stato tardivo e insufficiente. Lacorazza (Pd) e Marrese (Bd) hanno puntato il dito contro l’inadeguata manutenzione della diga Camastra e la riduzione dei fondi destinati al sistema idrico.
Dalla maggioranza, i consiglieri Fazzari (FdI) e Casino (FI) hanno difeso l’operato del governo regionale, lodando l’impegno nell'affrontare la crisi. Galella (FdI) ha sottolineato l’inefficienza storica nella gestione delle risorse idriche, mentre Tataranno (Lega) ha evidenziato la responsabilità che pesa su Bardi. Pittella (Azione) ha ricordato i fallimenti dei precedenti tentativi di gestione condivisa con la Puglia. In sintesi, il Consiglio regionale ha visto un'accesa discussione tra la maggioranza e l'opposizione, con quest'ultima che ha insistito sulla necessità di maggiore dialogo e supervisione, mentre la maggioranza ha difeso le scelte adottate.