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Rissa nel centro d’accoglienza di Melfi: nove arresti |
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13/11/2024 |
| A Melfi, i Carabinieri sono intervenuti nel Centro di Accoglienza Straordinario per sedare una rissa tra ospiti della struttura. Nove persone, di età tra 19 e 31 anni, sono state arrestate per rissa aggravata, avendo usato bastoni e armi bianche. I fermati, curati per lesioni con prognosi tra 7 e 10 giorni, sono stati condotti in carcere. Di seguito i particolari in un comunicato dei Carabinieri. Lo scorso fine settimana, a Melfi, i Carabinieri della locale Compagnia sono intervenuti presso un Centro di Accoglienza Straordinario del posto per una rissa che ha visto coinvolti diversi ospiti della struttura. Al termine dell’intervento ben 9 sono risultati i cittadini extracomunitari identificati e arrestati dai militari dell’Arma. In particolare, nella serata di sabato giungeva una comunicazione al Numero Unico di Emergenza 112 che segnalava una violenta lite fra ospiti di una struttura di accoglienza di Melfi. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Melfi ed alcune pattuglie delle Stazioni alle dipendenze della Compagnia impegnati negli ordinari servizi di controllo del territorio si sono immediatamente portati sul posto bloccando tutte le persone che si stavano colpendo con bastoni ed armi bianche e traendo in arresto per rissa 4 cittadini egiziani e 5 bengalesi, di età compresa fra i 19 e i 31 anni, ospiti della struttura. I protagonisti della rissa sono dovuti poi ricorrere alle cure mediche dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Melfi, venendo dimessi con prognosi dai 7 ai 10 giorni. Futili i motivi alla base della violenta lite. Al termine delle formalità di rito, gli arrestati sono stati associati alle case circondariali di Melfi, Potenza e Matera, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria potentina. Il GIP del Tribunale di Potenza ha poi convalidato gli arresti disponendo nei confronti degli indagati, per i quali vige il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva di condanna, la custodia in carcere. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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