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Acquedotto Lucano: Andretta confermato amministratore unico, nuovi investimenti contro la crisi idrica |
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1/11/2024 |
| L’Assemblea degli azionisti di Acquedotto Lucano che si è svolta oggi a Potenza ha riconfermato l’ingegner Alfonso Andretta nel ruolo di amministratore unico per il prossimo triennio. Un’elezione avvenuta all’unanimità, che ha confermato altresì la pienezza dei poteri dell’amministratore, con la previsione di un vincolo di mandato che prevede il passaggio dall’organo monocratico al consiglio di amministrazione entro i prossimi sei mesi, in regime di invarianza di spesa e previo vaglio di legittimità della Corte dei Conti. All’assemblea erano rappresentati 90 sindaci di altrettanti Comuni soci, oltre alla Regione Basilicata. Vi hanno preso parte, tra gli altri, il presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, il vice presidente con delega a Infrastrutture e Reti idriche, Pasquale Pepe, l’assessora all’Ambiente, Laura Mongiello, e l’amministratore unico dell’Egrib, Canio Santarsiero. L’altra candidatura pervenuta entro il termine del 18 ottobre scorso, quella dell’ex sindaco di Colobraro Andrea Bernardo, è stata ritirata prima della votazione. L’Assemblea degli azionisti ha anche approvato il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, che presenta un risultato positivo di 88.410 euro, a fronte del valore della produzione di oltre 106,159 milioni di euro. Nel corso dell’anno sono stati realizzati investimenti per 23.427.890 euro (a fronte dei 6,2 dell’anno precedente) e hanno riguardato programmi che per oltre 10,6 milioni di euro sono stati finanziati attraverso il React-Eu. Rilevante anche il dato relativo agli incassi, che nel 2023 ha superato 87 milioni di euro, con un incremento di più di 11 milioni rispetto all’anno precedente. “Il mio impegno sarà innanzitutto finalizzato a superare le difficoltà generate dalla crisi idrica che stiamo attraversando – ha dichiarato l’amministratore unico Andretta -. Nel frattempo, Acquedotto Lucano deve proseguire il percorso di trasformazione che consentirà di ridurre le perdite tecniche, puntando sull’innovazione e potenziando competenze e capacità organizzative, valorizzando le professionalità che l’azienda è in grado di esprimere”. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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