E' morta Betty Williams, premio Nobel e ideatrice della Città della Pace
18/03/2020
''Cari amici, Betty è morta serenamente stamattina durante il sonno. Una notizia molto triste. Possa la sua bella anima riposare in pace. È una grande perdita per l'umanità''. Con questo messaggio, Enzo Cursio, Amministratore delegato della Fondazione ha annunciato la morte di Betty Williams, premio Nobel per la Pace nel 1976, che resterà per sempre legata indissolubilmente alla Basilicata perchè ideatrice della “Città della pace” a Scanzano Jonico ed a Sant’Arcangelo. Gli anni che hanno seguito la battaglia contro la realizzazione del deposito unico di scorie nucleari sono stati anche, soprattutto, gli anni di una Basilicata proiettata al mondo nel nome della pace e della fratellanza. Resterà nella storia il grande avvenimento del giugno 2012 quando Scanzano prima e Sant'Arcangelo poi ospitarono Sua Santità il Dalai Lama.
"Abbiamo appreso che questa notte è venuta a mancare Betty Williams (premio Nobel per la pace nel 1976). Ci sono persone che segnano nel profondo la geografia, la storia ed i sentimenti di una comunità: sicuramente Betty resterà per sempre nella memoria dei lucani. Fu un bagliore di forza e di determinazione in anni difficili della BASILICATA.Le sue battaglie per la pace e la costruzione della “Città della pace” a Scanzano ed a Sant’Arcangelo sono ancora oggi fra gli avvenimenti più grandi della storia regionale. Ricordo la sua dolcezza, la sua forza, la sua potente semplicità e piango con il cuore un’amica che in ogni parola infondeva speranza e grande insegnamento! Ciao Betty, grazie, il tuo esempio resterà, la tua azione non finirà sono sicuro !" commenta l'ex governatore lucano Vito De Filippo.
IL COMUNICATO DELLA FONDAZIONE CITTA' DELLA PACE PER I BAMBINI
“Betty Williams considerava l’Italia e soprattutto la Basilicata la sua seconda patria” ha
dichiarato Enzo Cursio, Amministratore delegato della Fondazione nel dare la triste notizia “In
Basilicata Betty Williams ha infatti potuto realizzare il suo sogno di aiutare concretamente i
bambini e le famiglie che fuggono dalle guerre e dalle persecuzioni”.
Nel 2003 Betty Williams è stata infatti promotrice della creazione del primo modello della Città
della Pace per i Bambini Basilicata quando, durante la mobilitazione popolare in risposta al
progetto di localizzare un deposito di materiale radioattivo in Basilicata, intervenne a sostegno
di un utilizzo alternativo di questo territorio.
La Fondazione, creata dalla Regione Basilicata, dai Comuni di Scanzano Jonico (MT) e
Sant’Arcangelo (PZ), insieme al World Center of Compassion for Children, è attiva dal 2011 e
si occupa di realizzare un percorso di accoglienza, tutela e integrazione per le persone che
hanno subito persecuzioni o temono di subirne a causa della loro etnia, religione, nazionalità o
appartenenza a un determinato gruppo sociale.
Nel febbraio 2012, Sua Santità il Dalai Lama ha formalmente inaugurato la Fondazione con
una sua visita in Basilicata. Nel 2014, Betty Williams ha presentato le attività della Fondazione
al Segretario Generale dell’ONU, Ban Ki-moon, presso la sede ONU di New York. Nel 2015,
l’attrice ed attivista per i diritti umani Sharon Stone, nel corso della sua visita alla Fondazione,
ha lanciato il progetto dell’Abitazione per la Pace; nel 2018 è stata posta la prima pietra per
questo nuovo progetto donato dall’Arch. Mario Cucinella e realizzato con i Fondi degli
imprenditori Pasquale Natuzzi e Nicola Benedetto che è attualmente pronto per
l’inaugurazione.
Fino ad oggi la Fondazione, creata da Betty Williams, ha accolto circa 500 rifugiati ed ha
raggiunto con programmi didattici oltre 10.000 studenti, dalle scuole primarie alle università
in Italia.
Betty Williams, Premio Nobel per la Pace nel 1976 e attivista mondiale per i diritti dei bambini
e delle donne,si è battuta, assieme a Mairead Corrigan, per una soluzione pacifica del conflitto
nel suo paese natale, l’Irlanda del Nord.
Nei trenta anni successivi al ricevimento del Premio Nobel, Betty Williams ha dedicato la sua
vita alla creazione di un movimento finalizzato a cambiare il modo di pensare e di gestire le
ingiustizie e le crudeltà subite dai bambini di tutto il mondo.
Betty Williams è stata a capo della Global Children’s Foundation ed è stata la fondatrice e
Presidente del World Center of Compassion for Children International (WCCCI). Queste
organizzazioni promuovono i valori della Convenzione sui diritti del Fanciullo delle Nazioni
Unite e realizzano interventi umanitari nei paesi dove sono negati i diritti dei bambini,
specialmente quei paesi che sono stati coinvolti da una guerra o dove attualmente sono
presenti conflitti.
Betty Williams è stata Presidente dell’Istituto Asia Democracy a Washington D.C. oltre che
Distinguished Visiting Professor all’Università Nova Southeastern ed ha ricevuto la laurea
honoris causa dall’Università della Basilicata
Attraverso il WCCCI, Betty Williams ha realizzato missioni di pace e di riconciliazione
internazionali. È stata leggendaria la sua azione per impedire la guerra in Iraq quando, graziead Alitalia, la sua organizzazione ha donato 14 tonnellate di beni di prima necessità per i
bambini dell’ospedale di Baghdad con l’ultimo volo prima dei bombardamenti. La sua visita alla
capitale irachena fu determinante nel favorire l’ultimo tentativo diplomatico per evitare il
conflitto.
Nel 2006 Betty Williams ha sostenuto l’Iniziativa delle Donne Nobel, insieme ai Premi Nobel
per la Pace Maired Corrigan Maguire, Shirin Ebadi, Wangari Maathai, Joy Williams, and
Rigoberta Menchu Tum.
Nel 2016 è stata tra i promotori della FAO Nobel Peace Allaince for Food Security and Peace
con i Premi Nobel Muhammad Yunus, Tawakkol Karman e Oscar Arias Sánchez.
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi
Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua