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Potenza-Giugliano 4-4: spettacolo, errori e rimpianti in un pareggio thrilling |
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30/03/2025
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| Parlare di metamorfosi sarebbe fin troppo facile.
Il Potenza visto all'opera contro il Giugliano può tranquillamente essere definito, sotto l'aspetto del gioco espresso, parente lontano di quello ammirato solo sette giorni fa nella "tana" dell'Avellino. I rossoblù hanno giocato solo a sprazzi, hanno sofferto la vivacità della formazione ospite, confermando a pieno i pregi, ma soprattutto i difetti, che hanno caratterizzato tutta la stagione.
Sofferenza totale in difesa, dove ormai si rischia ad ogni attacco avversario, poca lucidità a centrocampo, minor incisività in fase offensiva. Il pirotecnico 4-4 finale ha il sapore di una mezza sconfitta per i rossoblù, che da questa partita dovevano e volevano prendere lo slancio per entrare nella top five della classifica. Il Giugliano ha creduto nel colpaccio, ha giocato bene, ha ribaltato il risultato che lo vedeva soccombere 2-0, sfiorando un successo importante in proiezione playoff.
Mister De Giorgio conferma per dieci undicesimi la formazione che ha ben figurato ad Avellino. Unica eccezione il greco Siatounis al posto dello squalificato Erradi. Nel Giugliano assenti Giorgione e De Rosa, oltre a Caldore, già assente con il Messina. Bertotto si affida a D'Agostino e Celeghin, mentre in attacco Padula prende il posto di Nepi.
La partita è da subito godibile, con le squadre che si affrontano senza particolari tatticismi, cercando subito di offendere. Nei primi minuti, prima l'ex rossoblù Del Sole, con un cross tagliato che ha messo in difficoltà Alastra, e subito dopo Petrungaro, con una conclusione dai venti metri, confermano l'atteggiamento propositivo delle due formazioni in campo. Il Giugliano è sempre pericoloso sui calci da fermo. Un angolo di Del Sole crea grande imbarazzo alla retroguardia lucana, ma nessuno degli attaccanti campani è pronto a intervenire.
Con il passare dei minuti il Potenza prende campo, sviluppando il suo gioco soprattutto sulle corsie laterali. Proprio dalla catena di destra arriva improvviso il vantaggio dei lucani. Un tiro-cross di Novella prende un effetto particolare e si infila nell'angolo destro della porta difesa da Russo, decisamente sorpreso nell'occasione. Una rete molto festeggiata dall'esterno rossoblù, finito spesso, in passato, nel mirino della critica.
La reazione del Giugliano non tarda ad arrivare. I campani, dopo l'iniziale scoramento per la rete subita, si riversano nella trequarti del Potenza cercando di trovare lo spazio giusto per puntare la porta di Alastra. L'occasione per il pari arriva al 21' con Balde, dopo un errore di Milesi: passaggio corto a Verrengia, sul quale si avventa l'attaccante ospite che, dal limite, colpisce il palo alla destra del numero uno lucano. Il Potenza soffre la pressione dei campani, ma in contropiede riesce sempre a creare pericoli. Proprio da una ripartenza, al 24', nasce la rete del momentaneo 2-0. Schimmenti sfrutta alla perfezione un lancio di Siatounis, s'invola verso Russo ma viene steso al limite da Balde in azione di ripiegamento. Per Aldi di Lanciano è rigore, che Caturano insacca per il doppio vantaggio lucano dopo soli venticinque minuti.
Partita chiusa? Neanche a dirlo. Passano solo due minuti e Del Sole accorcia le distanze, sfruttando una dormita della difesa di casa. Sul cross di D'Agostino, l'esterno gialloblù anticipa Verrengia e Milesi e deposita alle spalle di Alastra. Il Giugliano ci crede e aumenta i giri del motore. Il Potenza soffre, il centrocampo appare in costante difficoltà, con Siatounis e Castorani decisamente in ombra e Felippe poco ispirato. Anche la difesa sbanda terribilmente, confermando i tanti dubbi di questa stagione.
Eppure al 30' Schimmenti, sempre sfruttando la sua velocità in ripartenza, ha la palla per il 3-1, ma il suo diagonale finisce largo di pochi centimetri. Il Giugliano fa la partita, Del Sole appare molto ispirato, ben coadiuvato dai vari Padula, Peluso, Celeghin e soprattutto da D'Agostino, che al 32' estrae dal cilindro una conclusione a giro che supera Alastra e finisce in rete per il meritato 2-2.
Il Potenza appare frastornato, lontano parente della squadra ammirata ad Avellino solo sei giorni prima. Gioco approssimativo, poca precisione, tanti errori e pochissime idee. Felippe ci prova sul finire di tempo, ma questa volta Russo si fa trovare pronto alla respinta.
Ad inizio ripresa mister De Giorgio prova a cambiare qualcosa, sostituendo i due esterni bassi, Novella e Burgio, con Riggio e Rillo. Il Potenza inizia con il piglio giusto, anche se gli errori sono sempre dietro l'angolo. Al 5' Caturano ha la palla per il nuovo vantaggio, ma il bomber lucano, su angolo di Felippe, schiaccia troppo di testa il pallone, che supera la traversa.
La partita resta viva, la sensazione è che da un momento all'altro qualcosa possa accadere. Al 9' un lancio lungo dalla retroguardia ospite arriva tra i piedi di Padula, che entra in area e cerca il numero di tacco su Verrengia, che allarga il braccio e colpisce la palla. Questa volta il rigore è in favore degli ospiti. Sul dischetto va Del Sole, che non perdona per il vantaggio ospite.
Il Potenza appare frastornato, la reazione al gol subito è impalpabile. Addirittura Celeghin al 14', dalla distanza, coglie l'incrocio dei pali con Alastra letteralmente fermo tra i pali. Il Potenza prova a riorganizzarsi, i rossoblù ci mettono il cuore anche se le idee non sono molte. Nel giro di cinque minuti i lucani costruiscono due buone occasioni per il pareggio: al 20' Castorani di testa non inquadra la porta da buona posizione, subito dopo un tiro dello stesso centrocampista "sfila" vicino al palo senza che nessuno riesca a intervenire.
Il Potenza insiste, spinge a pieno organico, reclama anche un rigore (presunto fallo su Riggio) e al 29' perviene al pareggio grazie a una conclusione dal limite di Schimmenti, che sorprende il portiere ospite.
L'inerzia della partita cambia ancora. Ora è il Potenza a credere di poter ribaltare il risultato. Il Giugliano arretra e si difende con ordine, cercando solo in rare occasioni la via della rete. Al 36' Oyewale, dalla distanza, sfiora la traversa con una conclusione dai venti metri. De Giorgio lancia nella mischia Ghisolfi e Rosafio al posto di Siatounis e Schimmenti.
Il Potenza insiste, Caturano al 41' ha la palla buona, ma colpisce male di testa spedendo la palla in curva.
I minuti finali sono ad altissima tensione. Il Giugliano si limita a controllare, lasciando a Njambe e Nepi il compito di tentare il blitz. Al 45' l'episodio che determina il risultato finale: fallo di Castorani su Oyewale, punizione da venticinque metri che Njambe indirizza nell'angolo alla destra di Alastra per il nuovo vantaggio ospite.
Recupero ad alta tensione: il Potenza si riversa tutto in avanti e, proprio sui titoli di coda, trova con Mazzeo la rete del pareggio.
SANDRO MAIORELLA
POTENZA – GIUGLIANO 4-4
POTENZA (4-3-3) Alastra 6; Novella 6 (1' st Riggio 5,5), Milesi 5,5, Verrengia 5, Burgio 5 (1' St Rillo 5,5); Castorani 5,5, Felippe 6, Siatounis 5,5 (37' st Ghisolfi 6 ); Schimmenti 6,5 (37' st Rosafio 6), Caturano 6, Petrungaro 5,5 (17' st Mazzeo 7). A disp. Cucchietti, Galiano, Ferro, Selleri, Valisena, Mazzocchi, Bachini, Landi. All. De Giorgio
GIUGLIANO (4-3-3) Russo 6; Valdesi 6 (42' st Galletta sv ), Solcia 5,5, Minelli 6, Oyewale 6; Peluso 6, Celenghin 6,5, D’Agostino 7 (21' st Masala 6); Del Sole 7,5 (21' st Njambè 7), Padula 6,5 (31' st Nepi 6), Balde 6 (31' st Demirovic 6). A disp. Anacoura, D’Aniello, Genovese, La Vardera, Nuredini, Esposito. All. Bertotto
ARBITRO Aldi di Lanciano (Laghezza-Colaianni) Quarto Ufficiale: Boccuzzo di Reggio Calabria
RETI: 12' pt Novella, 25' pt Caturano (rig.), 27' pt e 10' st (rig.) Del Sole, 36' st D'Agostino, 29' st Schimmenti, 45' st Njembe, 52' st Mazzeo
NOTE Ammoniti: Schimmenti, Balde, Del Sole, Valdesi, Oyewale, Russo, Castorani, Njambe, Mazzeo. Angoli: 7-3 Recupero: 1' e 6'. |
CRONACA
SPORT
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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