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Basket. Intervista a Lazar Labovic |
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13/11/2024
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| 19 punti a referto lo hanno reso il top scorer della gara di domenica, ma soprattutto ne certificano una produzione offensiva quasi
raddoppiata, nelle ultime tre sfide, rispetto alle prime tre giornate, unita alla solita dose di esplosività ed energia che fanno di Lazar
Labovic un elemento cardine di questa Academy: “Credo che quando uno avverte il supporto e la fiducia di compagni ed allenatore,
le cose in campo riescano molto più facili, come accaduto domenica per esempio. Stiamo comprendendo ognuno il proprio ruolo ed
intraprendendo la strada giusta per far vedere quanto valiamo davvero, siamo un gruppo giovane ma sappiamo che ci sono state
attribuite delle responsabilità importanti in questa stagione”.
Un’annata condizionata finora da una serie di contrattempi fisici che hanno messo i rossoblù in condizione di giocare col roster
completo solo in occasione della gara casalinga con Fasano, con la consapevolezza da parte di ognuno di dover dare anche qualcosa in
più per sopperire alle assenze dei compagni: ”Di certo non essere mai stati al completo ci ha creato delle difficoltà e ci privato di una
classifica che poteva essere migliore, ma stiamo lavorando per limitare alcuni errori sui lati del campo e dimostrare che il nostro
valore sia superiore a quanto visto finora, prendendoci le giuste responsabilità anche in attacco”.
Anche perché la nuova avventura nel girone pugliese non permette cali di concentrazione, come accaduto anche domenica nella partita vinta con la Matteotti Corato ed ogni settimana pone Labovic e compagni di fronte ad avversari preparati ed impegnativi: ”E’
sicuramente un’avventura nuova sia per me che per la società, ma le aspettative di certo non stanno deludendo le attese; il livello mi
sembra più tecnico grazie alla presenza di squadre e giocatori di categoria superiore: per questo sono contento, è la sfida giusta per
metterci alla prova e capire realmente di che pasta siamo fatti”.
Insieme a Peppe Pace ed ai ragazzi più giovani, “Labo” è stato tra i pochi punti fermi dai quali ripartire dopo la stagione scorsa, in
virtù di un contratto biennale sottoscritto in estate, e rafforzato per quanto visto nella passata stagione sotto l’aspetto tecnico e
morale:”Per me questo vuol dire avere l’opportunità di provare a completare quanto abbiamo iniziato lo scorso anno, ben sapendo
che solo lavorando come e più di quanto stiamo facendo si possa arrivare vincenti e soddisfatti alla fine”.
Tra le tante novità nel roster, invece, anche due compagni – Malkic e Joksimovic – accomunati a Lazar tanto dalle origini balcaniche,
quanto dal sacrificio di dover abbandonare ancora minorenni la propria terra ed i propri affetti per intraprendere un percorso
professionistico in Italia:” Certamente avere al fiano due compagni che abbiano compiuto lo stesso mio percorso mi facilita
nell’attenuare la lontananza da casa, mi trovo molto bene con loro così come con tutti gli altri compagni: è un aspetto da non
sottovalutare, che dobbiamo solo far crescere ulteriormente, nutrendo ancor più fiducia l’uno nell’altro specie nei momenti duri”.
Che sono già capitati in questo inizio di stagione, in particolare nel complicatissimo primo tempo della partita con Foggia, dal quale,
pur senza Acuna e Doglio, l’Academy ha provato a risalire con carattere arrivando quasi a completare una clamorosa rimonta dal -33.
“Nonostante i problemi fisici che ci hanno attanagliato praticamente dall’inizio di campionato, non ci siamo mai fermati e credo che
la partita con Foggia per lo meno abbia dimostrato il carattere che abbiamo provato a tirare fuori nel momento più basso di questo
inizio di stagione”. Ciononostante, anche domenica con Corato il PalaPergola si è presentato numeroso, sintomo della voglia e la
passione per il basket che questa città continua a dimostrare di avere, per questo è doveroso lasciarci con una “promessa”: “Domenica
abbiamo visto il palazzetto di nuovo pieno e questo ci ha sicuramente spinto alla vittoria, speriamo che continui ad essere così anche
nelle prossime settimane, perché è sempre bello e stimolante sapere di giocare di fronte ad un pubblico ed una città legati a questo
sport ed a questa società. Siamo ancora all’inizio e sappiamo di avere tanto da dimostrare, ma lo faremo nella convinzione che gli
spalti saranno gremiti e la nostra gente ci sosterrà e spingerà a vincere tutti insieme”. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
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