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Ottava edizione Nuotata Solidale ''Sapri-Maratea'': un mare di solidarietà. |
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13/11/2024
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| Si è conclusa domenica 10 novembre con un successo senza precedenti l’ottava edizione della Nuotata Solidale “Sapri-Maratea”, un evento che ormai è diventato un appuntamento fisso per gli amanti del nuoto e della solidarietà. Oltre 60 nuotatori hanno partecipato a questa straordinaria impresa, dimostrando ancora una volta che lo sport può essere un potente strumento per fare del bene.
Oltre 60 nuotatori, provenienti da tutta Italia e non solo, si sono tuffati nelle acque cristalline del Mar Tirreno per sostenere una causa nobile: la donazione del midollo osseo e il ricordo di Roberto D’auria, esperto nuotatore master di lunghe distanze scomparso prematuramente nel 2019.
L'iniziativa, organizzata da Mimmo Scaldaferri e coadiuvato da Vito Mecca Presidente CSAIn Basilicata (Ente di Promozione Sportiva fondato nel 1954 all'interno di Confindustria riconosciuto dal C.O.N.I.), ha visto la partecipazione di atleti professionisti e amatori, uniti da un unico obiettivo: sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della donazione, raccogliere fondi a sostegno delle associazioni che si occupano di trapianto di midollo su un percorso, lungo 5 chilometri lungo la costa cilentana che ha offerto ai partecipanti un'esperienza indimenticabile.
Gli organizzatori desiderano ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al successo di questa ottava edizione: i partecipanti, i volontari, le istituzioni, gli sponsor, la FIV Campania, i media e tutti coloro che, a vario titolo, hanno sostenuto questa importante causa.
La “Sapri-Maratea” è ormai diventata un appuntamento imperdibile per tutti coloro che vogliono coniugare lo sport con la solidarietà. L’invito è quello di partecipare sempre più numerosi alla prossima edizione, per continuare a scrivere insieme una storia di successo e di speranza.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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