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Ischia: i geologi pongono il tema della manutenzione del territorio

3/12/2022

Antonello Fiore (geologo – Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale) : “Su Ischia parlare solo di abusivismo significa perdere quella dovuta attenzione che meriterebbe il tema della manutenzione della montagna. Dalle foto che girano da giorni è ben evidente che i canali di deflusso delle acque, realizzati nel '900, esattamente nel 1935, sono coperti dalla vegetazione”.



E l’evacuazione in corso ad Ischia impone anche un altro tema



Emma Buondonno (Consigliere Ordine Architetti di Napoli e Provincia) : “Abbiamo la concentrazione del 53% della popolazione campana sulla Città Metropolitana di Napoli, comprese Capri, Ischia, Procida. Ben 3.500.000 di abitanti vivono in appena il 9% dell’intero territorio regionale. Nei 2800 Km quadrati dell’Irpinia vivono 413.000 persone mentre nei 1117 Km quadrati della Città Metropolitana di Napoli vive più della metà di tutta la popolazione campana. La stessa Ischia che conta 60.000 abitanti ha ben 6 amministrazioni comunali diverse. Mettere mano alla manutenzione ma anche ad un Piano di Riequilibrio Demografico!”.



“Su Ischia parlare solo di abusivismo significa perdere quella dovuta attenzione che meriterebbe il tema della manutenzione della montagna. Dalle foto che girano da giorni è ben evidente che i canali di deflusso delle acque, realizzati nel '900, esattamente nel 1935, sono coperti dalla vegetazione. Dunque c’è stata manutenzione? La stessa crisi climatica in atto, che non può essere un alibi per lavarsi le coscienze e citare in giudizio “l’evento eccezionale”, richiede un cambio di strategia.

Dobbiamo rendere centrale nella politica del Paese la fragilità geologica del nostro territorio, esposto ai pericoli naturali come quello vulcanico, sismico e idrogeologico con alluvioni e frane, sprofondamento di cavità sotterranee. Sono tutte questioni strategiche per lo sviluppo sociale ed economico che non possono essere prese in considerazione solo nel post evento e solo per la gestione delle fasi emergenziali e di ricostruzione, ma vanno assolutamente definite in fase di previsione e prevenzione. L’Italia ha una conformazione geologica per la quale le principali pericolosità geologiche si manifestano con una serie di eventi che rappresentano il naturale evolversi e formarsi del paesaggio e del territorio che abitiamo; dalla ricostruzione del dopoguerra abbiamo avuto uno sviluppo non rispettoso degli scenari che questi fenomeni del tutto naturali definiscono e li abbiamo trasformati in rischi per il nostro tessuto socio economico e per la nostra stessa vita. In Italia il 3,5% della popolazione nazionale risiede in aree a pericolosità/probabilità elevata (HPH) per un totale di popolazione esposta di 2.431.847 abitanti; in caso di scenario di pericolosità/probabilità media (MPH) la popolazione esposta è di 6.818.375 abitanti ossia lo 11,5% del totale della popolazione nazionale (59.433.744 ab.), per arrivare a 12.257.427 abitanti in caso di scenario di pericolosità/probabilità bassa (LPH) con una percentuale di popolazione residente in aree allagabili del 20,6% della popolazione totale nazionale”. Lo ha affermato Antonello Fiore, Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale.



Ed anche la stessa evacuazione, in corso ad Ischia, impone l’attenzione su un altro tema:



“Abbiamo la concentrazione del 53% della popolazione campana sulla Città Metropolitana di Napoli, comprese Capri, Ischia, Procida, ben 3.500.000 abitanti che vivono in appena il 9% dell’intero territorio regionale. Bisogna dunque attuare una politica di decentramento delle funzioni alle quali far seguito un progressivo riequilibrio dei pesi demografici. Se continuiamo a densificare Napoli e i 92 Comuni della Provincia tra i quali i 6 Comuni di Ischia, quindi tutta la Città Metropolitana di Napoli, andiamo ad aumentare la presenza di popolazione soggetta a rischi naturali. Ad esempio Ischia ha ben 6 Comuni, ma è un’Isola che è divisa in sei Comuni e siamo in presenza di un’altra deformazione e a mio avviso di un’arretratezza che non corrisponde solo all’organizzazione del territorio - ha affermato Emma Buondonno, Consigliere dell’Ordine degli Architetti di Napoli e Provincia e docente dell’Università Federico II - ma anche a quella amministrativa, politica. Non c’è bisogno di sei sindaci di 30 – 40 – 50 assessori e di un’ottantina di consiglieri comunali. Ischia è un’Isola che ha circa 60.000 abitanti, può costituire tranquillamente una città media mantenendo le rispettive identità culturali territoriali e avere un’unica amministrazione comunale e non ben sei amministrazioni diverse. E’ un aspetto che invece di rafforzare, indebolisce le politiche di governo del territorio perché ogni Comune agisce in maniera autonoma, mentre dal punto di vista naturale Ischia è un’isola ed ha una fascia costiera, una struttura montuosa del Monte Epomeo, le pendici della Falanga e non ci possono essere sei separazioni amministrative. Questo è un altro aspetto che bisogna affrontare con coraggio se vogliamo invertire le condizioni attuali. Inoltre dobbiamo ripopolare le parti interne della Campania. Ad esempio nei 2800 Km quadrati dell’Irpinia vivono 413.000 abitanti, mentre nei 1117 Km quadrati della Città Metropolitana di Napoli è concentrata più della metà di tutta la popolazione campana. Certo anche i territori irpini, sanniti, salernitani e casertani hanno problemi di rischio frane, esposizioni a rischi naturali ma non avendo una densità come quella di Ischia hanno un’esposizione dell’abitazione inferiore. Bisogna dunque operare sulla manutenzione del territorio ma anche attivare una politica di decentramento e di riequilibrio demografico di tutta la regione Campania”.


 

 

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NEWS BREVI
1/12/2021 Ultimo lotto Bradanica, domani alle 11.30 l’apertura al traffico

Come annunciato nei giorni scorsi verrà aperto domani, 2 dicembre, l’ultimo lotto “La Martella” della strada Statale “Bradanica”.
L’apertura al traffico è in programma alle ore 11.30 al km 135 lato La Martella.
Sarà presente l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Donatella Merra.

28/11/2021 Poste Italiane: estesi orari apertura di tre uffici postali lucani

Poste Italiane comunica che a partire lunedì 29 novembre, gli Uffici Postali di Matera 5, Melfi e Moliterno saranno interessati da un potenziamento degli orari di apertura al pubblico.
In particolare, gli uffici postali di Melfi e Moliterno (PZ) saranno aperti dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:20 – 19:05, il sabato dalle ore 8:20 alle 12:35. Matera 5 osserverà l’orario di apertura su 6 giorni lavorativi. Lun/ven 08:20 – 13:45, sabato  08:20 – 12:45.
Questi interventi confermano la vicinanza di Poste Italiane al territorio e alle sue comunità e la volontà di continuare a garantire un sostegno concreto all’intero territorio nazionale. Anche durante la pandemia, infatti, Poste Italiane ha assicurato con continuità l’erogazione dei servizi essenziali per andare incontro alle esigenze della clientela, tutelando sempre la salute dei propri lavoratori e dei cittadini.
L’Azienda coglie l’occasione per rinnovare l’invito ai cittadini a recarsi negli Uffici Postali nel rispetto delle norme sanitarie e di distanziamento vigenti, utilizzando, quando possibile, gli oltre 8.000 ATM Postamat disponibili su tutto il territorio nazionale e i canali di accesso da remoto ai servizi come le App “Ufficio Postale”, “BancoPosta”, “Postepay” e il sito www.poste.it. 

15/11/2021 Obbligo di catene o pneumatici da neve

E’ stata emessa questa mattina e trasmessa alla Prefettura ed a tutte le Forze dell’ordine, l’ordinanza firmata dal Dirigente dell’Ufficio Viabilità e Trasporti della Provincia, l’ing. Antonio Mancusi, con la quale si fa obbligo:“A tutti i conducenti di veicoli a motore, che dal 01 Dicembre 2021 fino al 31 Marzo 2022 transitano sulla rete viaria di competenza di questa Provincia di Potenza, di essere muniti di pneumatici invernali (da neve) conformi alle disposizioni della direttiva comunitaria 92/33 CEE recepita dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 30/03/1994 e s.m.i. o a quelle dei Regolamenti in materia, ovvero di avere a bordo catene o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, sui veicoli sopraindicati.

Tale obbligo ha validità, anche al di fuori del pericolo previsto in concomitanza al verificarsi di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio”.





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