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Da Taranto lettera aperta al ministro Costa

5/03/2019

Apprendiamo da fonti giornalistiche che, contemporaneamente alla chiusura di due scuole e l'interdizione della Salina Grande della città di Taranto, il Ministro dell'Ambiente Costa invita a non creare allarmismi su aumento di inquinamento da diossina riportato da alcune associazioni, perchè prima si dovrebbero avere dati scientifici e poi prendere eventuali decisioni.
Caro Ministro Costa, se questo è il suo approccio le chiediamo immediatamente di dimettersi e tornare a fare il carabiniere, lasci stare la politica e il dover prendere decisioni sulla vita delle persone e dei territori.

Perchè o lei è un ignorante, ovvero ignora la storia e la gravità dei problemi e dei fatti, e la violenza con cui si ripercuotono su di noi, o è in malafede.

La questione non è (solo) che siamo allarmati perchè ogni giorno a Taranto esce fuori qualche novità allarmante. Del resto se è inquinato e interdetto il punto più lontano della città dalla fabbrica, perchè non lo dovremmo pensare di ogni giardino di casa, ogni balcone, ogni piazzetta, ogni spiaggia, parco, terreno che si trova nel mezzo, ogni prodotto alimentare realizzato qui.

Il punto centrale della storia attuale di Taranto è che il rapporto tra fabbrica e città è ormai incrinato per colpa vostra e di chi vi ha preceduto.

In un paese normale dove la magistratura ferma degli impianti di uno stabilimento il cui ciclo produttivo uccide, sulla base di studi scientifici e indicando spese e procedure per processo di bonifica e riconversione, la politica chiede scusa per quanto non fatto per evitare il danno, rimedia e risarcisce del danno subito con interessi. Non aspetta ulteriori verifiche e, semmai, applica perentoriamente il principio di precauzione sancito solennemente dalla Comunità Europea per difendere le persone.

In un paese normale non si permette invece, dal 2012 ad oggi, di garantire che il ciclo produttivo continui ad essere in marcia: con 12 decreti, violando la costituzione, condannati dai tribunali internazionali, mentre muoiono persone dentro e fuori la fabbrica, e assegnando nuova Aia derogata e prorogata di volta in volta.

Sono 7 anni che quegli impianti dovrebbero essere fermi e non in marcia, circa 2555 giorni di violenza gratuita che subiamo.

In un paese normale un governo che si presenta come "cambiamento" avrebbe fatto qualsiasi cosa per porre rimedio a tutto ciò e invece ci troviamo punto e a capo, con garanzie ai nuovi acquirenti per ulteriori 4 anni fino al 2023, con tanto di scudo penale.

Ci dica lei ministro Costa per quale motivo dovremmo stare sereni e non essere allarmati? Ci dica lei per quale motivo dovremmo vivere tranquillamente in una città che è inquinata dalla testa ai piedi, dove i nostri corpi sono inquinati dalla testa ai piedi, dove si chiudono le scuole ma non le fabbriche che inquinano, dove nei giorni di vento si consiglia di chiudersi in casa.

E sa qual è la beffa caro Ministro Costa? che il gioco non vale la candela.

Questo vostro stillicidio verso il nostro territorio gli impedisce di rigenerarsi da tutti i punti di vista: ambientale, sociale, culturale, sanitario, occupazionale ed economico.

Verrebbe a vivere lei in un posto compromesso come il nostro o sarebbe anche lei leggermente allarmato?

Si informi, studi e chieda scusa.. venga a vedere con i suoi occhi e prenda provvedimenti, non faccia come i suoi colleghi che dicono che a Taranto è tutto risolto.

Altrimenti torni a fare il carabiniere ed eviti di fare queste figuracce.

Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, FLMUniti-CUB, Giustizia per Taranto, Tamburi Combattenti, Taranto Respira, Tutta Mia La Città e liberi cittadini.

 

 

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NEWS BREVI
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Come annunciato nei giorni scorsi verrà aperto domani, 2 dicembre, l’ultimo lotto “La Martella” della strada Statale “Bradanica”.
L’apertura al traffico è in programma alle ore 11.30 al km 135 lato La Martella.
Sarà presente l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Donatella Merra.

28/11/2021 Poste Italiane: estesi orari apertura di tre uffici postali lucani

Poste Italiane comunica che a partire lunedì 29 novembre, gli Uffici Postali di Matera 5, Melfi e Moliterno saranno interessati da un potenziamento degli orari di apertura al pubblico.
In particolare, gli uffici postali di Melfi e Moliterno (PZ) saranno aperti dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:20 – 19:05, il sabato dalle ore 8:20 alle 12:35. Matera 5 osserverà l’orario di apertura su 6 giorni lavorativi. Lun/ven 08:20 – 13:45, sabato  08:20 – 12:45.
Questi interventi confermano la vicinanza di Poste Italiane al territorio e alle sue comunità e la volontà di continuare a garantire un sostegno concreto all’intero territorio nazionale. Anche durante la pandemia, infatti, Poste Italiane ha assicurato con continuità l’erogazione dei servizi essenziali per andare incontro alle esigenze della clientela, tutelando sempre la salute dei propri lavoratori e dei cittadini.
L’Azienda coglie l’occasione per rinnovare l’invito ai cittadini a recarsi negli Uffici Postali nel rispetto delle norme sanitarie e di distanziamento vigenti, utilizzando, quando possibile, gli oltre 8.000 ATM Postamat disponibili su tutto il territorio nazionale e i canali di accesso da remoto ai servizi come le App “Ufficio Postale”, “BancoPosta”, “Postepay” e il sito www.poste.it. 

15/11/2021 Obbligo di catene o pneumatici da neve

E’ stata emessa questa mattina e trasmessa alla Prefettura ed a tutte le Forze dell’ordine, l’ordinanza firmata dal Dirigente dell’Ufficio Viabilità e Trasporti della Provincia, l’ing. Antonio Mancusi, con la quale si fa obbligo:“A tutti i conducenti di veicoli a motore, che dal 01 Dicembre 2021 fino al 31 Marzo 2022 transitano sulla rete viaria di competenza di questa Provincia di Potenza, di essere muniti di pneumatici invernali (da neve) conformi alle disposizioni della direttiva comunitaria 92/33 CEE recepita dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 30/03/1994 e s.m.i. o a quelle dei Regolamenti in materia, ovvero di avere a bordo catene o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, sui veicoli sopraindicati.

Tale obbligo ha validità, anche al di fuori del pericolo previsto in concomitanza al verificarsi di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio”.





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