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Poste Potenza: sindacati denunciano condizioni di lavoro insostenibili |
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4/11/2024 | I sindacati SLC-CGIL, UILPOSTE, CONFSAL-COM e FAILP-CISAL lanciano l'allarme: le condizioni di lavoro dei portalettere nella provincia di Potenza sono diventate insostenibili. Carenza di personale, mezzi inadeguati e locali privi di sicurezza sanitaria mettono a rischio la salute dei lavoratori e la qualità del servizio. Le percorrenze giornaliere superano spesso i 150 km, con attrezzature obsolete e turni estenuanti. Le organizzazioni sindacali chiedono a Poste Italiane un cambio di rottame, con risorse adeguate e una riorganizzazione che tenga conto delle specificità territoriali.
Di seguito riportiamo il comunicato
COMUNICATO STAMPA
ASSEMBLEE PCL POTENZA: L'ALLARME DI SLC-CGIL, UILPOSTE, CONFSAL-COM E FAILP-CISAL
“Portalettere allo stremo e condizioni di lavoro al limite della sopportazione”: questo il drammatico scenario che emerge dalle assemblee “di ascolto” condotte sinora a Venosa, Viggiano e Potenza da UILPOSTE, SLC-CGIL, CONFSAL-COM e FAILP-CISAL. Il quadro è inequivocabile: i dipendenti di Poste Italiane della provincia di Potenza sono sopraffatti da una gestione che li obbliga a condizioni logoranti, mettendo in pericolo non solo la loro salute psicofisica, ma anche la qualità del servizio.
Emergenza lavorativa e sicurezza: le criticità I principali punti di crisi che stanno riducendo i lavoratori allo stremo, come raccolti nelle assemblee sindacali:
Personale insufficiente : La carenza strutturale di personale porta a un numero insostenibile di zone scoperte, obbligando il portalettere a coprire distanze impressionanti con ritmi serrati e spostamenti tra più aree. Carenza anche di personale addetto alla lavorazione interna che crea gravi disagi nella lavorazione del prodotto e di conseguenza giunge con forte ritardo nei punti di distribuzione, probabilmente bisogna utilizzare non solo categorie protette o con restrizioni.
Mezzi aziendali inadeguati e igiene compromessa : La razionalizzazione dei mezzi ha avuto effetti devastanti, in primis i lavoratori devono attendere il rientro di un turno per alternarsi nella gita e di conseguenza ha reso difficile la manutenzione e impossibile una regolare igienizzazione. I colleghi si trovano a utilizzare mezzi sporchi e inadeguati, con rischi crescenti per la loro salute. Addirittura i colleghi sono costretti ad uscire fuori paese e zona di loro competenza per il rabbocco del carburante.
Spostamenti estenuanti e attrezzature obsolete : In alcuni casi, i portalettere hanno percorrenze di zona fino a 150 km giornalieri per servire aree lontane e frammentate. La dotazione palmare è insufficiente, e molti di questi dispositivi sono tecnologicamente obsoleti, compromettendo la produttività e aumentando i carichi di lavoro.
Locali in condizioni igienico-sanitarie precarie : I centri di recapito ei punti di distribuzione non rispettano gli standard minimi di sicurezza e igiene. In alcune strutture è stato necessario richiedere l'intervento dell'ASP per accertamenti sanitari. Le sezioni “registrate”, in particolare, risultano inadeguate e prive dei necessari requisiti di sicurezza.
Problematiche specifiche a livello locale : Nei centri di Rionero in Vulture, Viggiano e Laurenzana, la situazione è critica. A Rionero, la chiusura unilaterale di postazioni e la mancanza di collaborazione accentuano i disagi. Viggiano soffre per l'assenza di spazi adeguati, mentre Laurenzana resta priva di copertura. La mancanza di formazione adeguata completa un quadro già insostenibile.
Un modello organizzativo fallimentare “Il modello di recapito uniforme su scala nazionale è un disastro per le specificità territoriali della Basilicata”: questo il verdetto delle Organizzazioni Sindacali. Tale approccio ignora totalmente le realtà locali e sta portando il sistema di recapito al collasso. Non solo i lavoratori sono obbligati a turni massacranti anche nei festivi, ma le giacenze si accumulano in modo allarmante, rendendo vano ogni sforzo dei portalettere di mantenere operativo il servizio. I lavoratori non sono numeri e il loro sacrificio non può essere ignorato a favore di un modello che non funziona.
SLC-CGIL, UILPOSTE, CONFSAL-COM e FAILP-CISAL esigono risposte immediate. “Chiediamo a Poste Italiane di sospendere questo modello di recapito e di ripensarlo in funzione delle necessità territoriali”. Poste Italiane deve dotare i propri dipendenti di mezzi adeguati, attrezzature sicure e locali rispettosi degli standard igienico-sanitari, salvaguardando la salute e la dignità dei lavoratori e garantendo il servizio alla collettività. Un dialogo serio e una riorganizzazione tempestiva non sono solo richieste sindacali, ma un imperativo morale e professionale.
Le Segreterie Regionali di Basilicata SLC-CGIL - UILPOSTE - CONFSAL-COM - FAILP-CISAL
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