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Noepoli, domenica 5 gennaio in scena 'Vaniglia e cioccolato' |
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4/01/2025 | Il giorno domenica 5 gennaio, alle ore 21, presso la scuola elementare di Via Roma a Noepoli, andrà in scena la rappresentazione teatrale “Vaniglia e cioccolato”, interpretata da La compagnia dei matti. Lo spettacolo è scritto e diretto dalla psichiatra e psicoterapeuta, nonché consigliera comunale con delega a cultura, politiche sociali e pari opportunità, Maria Grazia Basciano.
Abbiamo intervistato Maria Grazia Basciano a riguardo:
Da dove nasce l’idea di questo pezzo teatrale?
“Nasce da un’esperienza quasi trentennale inerente al mio lavoro, in un contesto psichiatrico, dove ho inserito il teatro terapeutico nel percorso riabilitativo. Inoltre, è nato come un modo di stare insieme e di creare un gruppo, già precedentemente attivo per altre attività a Noepoli. È un’esperienza molto significativa, perché questa rappresentazione nasce da storie vere vissute in reparto, a stretto contatto con i miei pazienti.
Ognuna delle protagoniste, fatta eccezione per un solo protagonista maschile, ha interpretato in maniera magistrale un ruolo che le è stato affidato in base al proprio carattere.
Il motivo di questa rappresentazione è il tema della sofferenza psichica, affrontato senza parlare né di pazienti né di psichiatria, per evitare di cadere in diagnosi che non amo. Quando parliamo dell’esperienza della sofferenza dell’animo, il tema principale sono le emozioni. Questo pezzo è stato scritto in una chiave ironica e simpatica, toccando punti molto particolari inerenti alle sfaccettature dell’animo umano che soffre.
In altre parole, è come dare dignità a una forma particolare di dolore e sottolineare l’importanza della cura e del prendersi cura.”
In cosa consiste “Vaniglia e cioccolato”?
“Questa rappresentazione teatrale dura circa un’ora e un quarto ed è composta da un unico atto. Descrive momenti di vita all’interno di un reparto di psichiatria, un luogo dove le persone trascorrono insieme la giornata.
La parte iniziale si svolge fuori dal palco, con ognuna delle protagoniste che recita un monologo introduttivo sul tema della follia, anche come aspetto creativo dell’animo umano. Questi monologhi sono tratti da Alice nel paese delle meraviglie, mentre il resto del copione è stato ideato interamente da me. Si tratta di uno scambio di battute e situazioni inventate, che però riproducono esattamente storie vissute durante la mia esperienza come direttrice di un reparto di psico-riabilitazione.”
Le testimonianze degli attori
Anche Lena Angiolillo, che interpreta la dott.ssa Tuttadunpezzo, è intervenuta ai nostri microfoni:
“È un’esperienza emozionante. Abbiamo avuto il piacere e l’onore di lavorare con la dott.ssa Basciano, che ci ha permesso di comprendere meglio i comportamenti, i pensieri e la sofferenza delle persone con deficit mentali. Questo tema è molto delicato e tocca il rispetto per la dignità umana, un aspetto che abbiamo vissuto sia come momento di aggregazione che di riflessione sulla complessità della mente umana.”
Natalia Motta, che interpreta Celeste, aggiunge:
“Entrare nei panni di una persona con un disagio psichico è stato emozionante, ma non semplice. Grazie all’aiuto della dott.ssa Basciano, abbiamo capito cosa significhi portarsi sulle spalle un disagio psichico.
Le settimane di prova sono state meravigliose, soprattutto per l’organizzazione, che ha riunito un gruppo già consolidato in passato, regalando momenti di risate e meditazione. Da questa rappresentazione è emersa quella piccola dose di follia che è dentro ognuno di noi e che porteremo sempre con noi.”
Ferdinando Cuccaro
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