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Matera: al via la prima edizione del Festival Internazionale delle Mongolfiere |
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22/03/2013 | Pronti, si parte … anzi, si vola ! Le mongolfiere nel cielo dei Sassi sono la novità che attrae e anticipa i flussi della stagione turistica, tradizionalmente attesi a Pasqua.
La prima edizione del Festival Internazionale delle Mongolfiere, annunciata dal 18 di marzo fino al primo aprile prossimo, un periodo che i promotori potrebbero protrarre fino al 7 aprile, per le condizioni meteo che finora hanno impedito i voli. C’è dunque qualcosa di nuovo, anzi di antico, da ammirare dall’alto, nel suggestivo paesaggio culturale della storia dell’uomo che caratterizza la millenaria vicenda umana del Sito.
Intanto, sul sipario del Festival, dal 18 marzo è in scena la Convention Light Mobility. Un appuntamento che, a terra, annuncia buone pratiche a terra di mobilità turistica dolce e leggera, sul richiamo eco-sostenibile delle mongolfiere in volo. Così si vuole introdurre nella mobilità turistica della Città dei Sassi orientamenti e pratiche innovative per introdurre nella mobilità turistica ruote a basso impatto ambientale, come navette e calessini turistici per giri panoramici alimentati a energia elettrica, biciclette e risciò a pedalata assistita, altre soluzioni per incoraggiare l’accessibilità aperta “a tutti”, specie al potenziale target turistico dei disabili e a tutti quei soggetti con bisogni speciali che vanno più “lenti” e con il gusto dello “slow”.
Su questi richiami all’eco-sostenibilità e all’accessibilità per tutti, in una Città che persegue la sfida ambiziosa della candidatura a Capitale della Cultura Europea per il 2019, si conia il claim del Festival, per il Sito più “light” e “slow” dei Siti UNESCO.
Da quella che negli anni Cinquanta fu dichiarata la “vergogna nazionale”, Matera dal 1993 è il primo Sito del Sud iscritto nel patrimonio mondiale dell’umanità. Il Festival delle mongolfiere ambisce a caratterizzarsi come nuovo “attrattore” turistico in una Città che vuole riscattarsi dall’oblio ultracinquantennale e dal marchio umiliante , contrassegnato dall’esodo biblico della sua popolazione negli anni Cinquanta. Dal cronico abbandono e a solo vent’anni dal riconoscimento Unesco, oggi i Sassi sono in gran parte recuperati e rivitalizzati e “finalmente volano” per farsi apprezzare dal più vasto pubblico turistico nazionale ed internazionale.
L’evento, promosso con una campagna stampa di risonanza nazionale, si prefigge di contribuire al turismo dell’emozione, aperto a tutti, ai turisti sensibili alle qualità e ai valori ambientali. Nel calendario delle manifestazioni sia in volo che a terra, la memorabile e sensoriale scoperta di un centro antico, new entry nel panorama competitivo dei centri storici meritevoli di più ampia percezione e in grado di restituire particolare soddisfazione turistica.
La Convention Light Mobility propone nel Sito UNESCO della Città dei Sassi un “patto” per un’azione locale condivisa e partecipata d’innovativa governance urbana orientata ai valori light dello sviluppo sostenibile. Nella manifestazione d’apertura, tenuta dal 18 al 21, al cine Comunale e alla Mediateca, per un confronto volto a promuovere una “buona-pratica di eco-mobilità urbana e di accessibilità turistica”. In Light Mobility è emersa l’idea di candidare una iniziativa nella prossima scadenza del programma comunitario “LIFE PLUS”. La proposta sarà diretta a promuovere nel Sito azioni innovative per la governance locale delle qualità ambientali di mobilità turistica eco-sostenibile. Una Convention condotta in un workshop, senza pretesa di ampia platea pubblica, che ha raccolto autorevoli voci.
Ad aprire la Convention il rappresentante dell’organismo promotore del Festival e il Presidente della Fondazione Zetema. Per Fabrizio Zampagni “l’evento scenografico delle mongolfiere vuol rappresentare la metafora di un territorio che vuol valorizzare il carattere identitario delle proprie antiche origini. Il volo nel cielo dei Sassi, come esperienza emozionale all’insegna della leggerezza. E nello spirare lento del vento volano le mongolfiere, ma si muovono anche buone pratiche eco-sostenibile. Con l’evento s’intende richiamare a Matera una presenza aggiuntiva di flussi turistici perché scoprano il sorprendente e inusuale paesaggio ambientale e antropologico del Sito UNESCO, ecosostenibile e perciò ‘light’, accogliente perché ‘slow’, aperto a tutti - anziani, disabili, qualsiasi altro soggetto espressione di bisogni speciali”.
Per l’Avv. Raffaello De Ruggeri, Presidente della Fondazione Zetema, che si propone tra i soggetti patrocinanti l’evento, “Il punto di forza della Città è la storia endogena e millenaria che le sta dietro le spalle. Le potenzialità del Sito sono tali per fronteggiare il confronto anche con i centri storici più noti e affermati. Se ulteriormente sapremo allargare la consapevolezza locale sul valore delle risorse saremo in grado di decollare e promuovere il riconoscimento e la notorietà che la Città merita. In questo periodo di forte crisi, la Fondazione intende incoraggiare iniziative per far volare i Sassi, auspicando che si aggiungano sostegni e contributi. Occorre innovare la socialità e ciò richiede investimenti. Alla Città si richiede un salto di qualità, soprattutto nei servizi urbani e sui livelli di sensibilità della popolazione locale, in rapporto al valore delle risorse non pienamente utilizzate nelle potenzialità esistenti, testimoniate nel corso di novemila anni di storia dell’uomo. Il tutto per dare a questo luogo la giusta valorizzazione, nel rispetto e nella visibilità che merita”.
Per l’ingegner Marco Bresci, coordinatore scientifico di Light Mobility, i valori dello sviluppo sostenibile e la centralità che assume il tema della mobilità a basso impatto ambientale possono rappresentare la continuità attualissima alla lezione antica dei Sassi. “Collaboro da diversi anni con l’Automobil Club e mi occupo, fin dalla prima edizione, della rassegna Eco Mobility promossa dall’ACI, a Pistoia. Con il tempo ci si è resi conto che è necessario fare un uso intelligente dei veicoli, a cominciare dal mezzo privato. Questo vale, tanto più, per la mobilità dei flussi turistici in siti storici come Matera. Nella Convention sono intervenuto sui valori nell’azione locale e sulle funzioni di regolazione pubblica che l’amministrazione locale ha il compito di garantire, governando aspetti quali la fluidità, l’accessibilità, la sicurezza e, soprattutto, i risvolti critici che riguardano la questione ambientale e il risparmio energetico. Una città unica come Matera, ha buone carte da giocare nella sfida competitiva. Ha da far valer ingegnose pratiche tradizionali che provengono dall’umile e saggia millenaria storia della sua vicenda umana che seppe adattarsi e sfruttare con armonia le risorse naturali e ambientali del contesto rupestre. C’è allora da riprendere e attualizzare in senso innovativo pratiche antichissime, di esemplare attualità, da rilanciare su pratiche di mobilità eco-sostenibile rispondenti ai bisogni attuali. Anche a terra, come in cielo con le mongolfiere, occorre adottare soluzioni a basso impatto ambientale. Con una crisi economica sempre più acuta siamo tutti chiamati a cambiare atteggiamento e regime di mobilità, per ridurre gli sprechi. Negli spostamenti emerge una tendenza progressiva a utilizzare i quadricicli”.
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