I lavoratori della Pmc Automotive del presidio non sono soddisfatti sulla riunione tenuta al Mimit circa la loro situazione, dí seguito la nota integrale: Verifichiamo che dall'incontro al Mimit del 26 novembre 2025 non è uscito niente di concreto per noi operai. Il comunicato sindacale, firmato da tutti i sindacati, presenta un tono positivo che non ha riscontro nei fatti. Il MIMIT non da risposte, conferma solo il suo impegno a risolvere il problema degli ammortizzatori sociali che al massimo ci assicurano un reddito minimo per un anno; e il suo impegno a trovare un nuovo investitore. Stellantis si tira fuori dando il contentino di "mettere a disposizione" il capannone Pmc di cui è proprietaria che significa poco e niente.
Siamo completamente in alto mare. Neanche i soldi della cassa integrazione a tempo sono assicurati. Il comunicato sindacale non ci dice quello che da voci di corridoio abbiamo saputo; e cioè che Pmc se ne lava completamente le mani anche sugli ammortizzatori sociali e anticipa la cassa solo per gli ultimi due mesi dell'anno e fa pressione per prendersi gli impianti. Stellantis, il principale responsabile di questa situazione, se ne lava le mani e si limita a promettere di "mettere a disposizione" il capannone. Dopo aver guadagnato per anni fior di profitti con il nostro lavoro, tutti sono impegnati a salvaguardare come al solito I loro interessi.
Chi rimane al palo siamo noi. Evidentemente non siamo stati abbastanza convincenti con la nostra mobilitazione. Allora nel continuare ad andare avanti con il presidio, sarà necessario anche mettere in campo nuove e più incisive iniziative.
I lavoratori Pmc del presidio