|
Loperfido Olivetti di Matera: solidarietà a Sigfrido Ranucci, simbolo di libertà di stampa |
---|
17/10/2025 |
|  L’Itcg Loperfido Olivetti di Matera esprime solidarietà al giornalista Sigfrido Ranucci e alla sua famiglia per l’attentato subito a Roma, con l’esplosione delle auto davanti alla sua abitazione. Gesto grave e inaccettabile, attacco ai valori della libertà di stampa e del sistema democratico. Ranucci, che a marzo scorso aveva incontrato studenti dell’Istituto per parlare del suo libro “La Scelta” e piantare un albero nel Giardino dei diritti umani, resta simbolo di coraggio e informazione libera. L’invito della scuola: resistere, sempre. Di seguito la nota stampa Solidarietà e vicinanza dall’Itcg Loperfido Olivetti di Matera a Sigfrido Ranucci e alla sua famiglia per l’attentato subito a Roma, fuori dalla sua abitazione. Si tratta di un gesto molto grave ed è un attacco inaccettabile al conduttore di Report, ai sui parenti e, allo stesso tempo, ai valori della libertà di stampa e a quelli del nostro sistema democratico e pluralista. A marzo scorso, Sigfrido Ranucci venne nel nostro Istituto, diretto dalla prof.ssa Antonella Salerno, a presentare il suo libro “La Scelta”. Ragazze e ragazzi discussero con lui dei temi proposti nella sua pubblicazione e diedero vita a una vera e propria “riunione di redazione” per preparare il nuovo numero del giornale online della scuola. A conclusione dell’incontro, nello spazio esterno della scuola, Ranucci fu invitato a piantumare un albero nel “Giardino dei diritti umani” dell’Itcg. Una studentessa lesse un brano per chiarire il significato simbolico della pianta dedicata al diritto di espressione e al pluralismo delle notizie. I giovani non mollarono un attimo Ranucci per tutta la permanenza nella scuola e fu una grande occasione confrontarsi con un giornalista che è il simbolo della libertà d’informazione, un giornalista coraggioso. Quando andò via e stava per entrare nella vettura con gli uomini della sua scorta, mentre salutava studenti e insegnanti, qualcuno gridò, più volte: “Sigfrido, resisti!”. Ecco, l’invito che, nuovamente, gli rivolgiamo in questa fase dolorosa della sua vita, è lo stesso, cioè di resistere, resistere, resistere!. Noi, i cittadini onesti e responsabili, tutti, insieme, possiamo aiutarlo sostenendo e condividendo la sua attività di grande operatore dell’informazione. Fino a quando lui resisterà, noi ci sentiremo più liberi. Matera, 17 ottobre 2025

|
CRONACA
SPORT
|
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
 |