Le mura domestiche ancora una volta il triste teatro di intervento dei Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza.
Tra le diverse telefonate al Numero Unico di Emergenza 112, una, come purtroppo accade troppo spesso, era un grido di aiuto per violenze e minacce che si stavano consumando all’interno di un nucleo familiare.
Nel weekend, la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Venosa ha raccolto la richiesta di aiuto di due anziani per le minacce da parte del figlio a seguito di un diniego nel voler soddisfare la sua ennesima richiesta di denaro.
L’equipaggio di una delle Stazioni Carabinieri in circuito nella giurisdizione della Compagnia di Venosa, giunto in pochi minuti sul posto, sorprendeva l’uomo nel pieno della sua condotta riuscendo a bloccarlo e mettere al sicuro i due anziani.
I successivi accertamenti investigativi hanno fatto emergere pregresse condotte illecite del medesimo tenore, mai formalmente denunciate, e hanno altresì consentito di rinvenire e sequestrare 3,16 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, occultata all’interno di una cassetta postale in uso all'indagato.
L’uomo è stato quindi tratto in arresto ed associato alla casa circondariale di Melfi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Dopo la convalida, il GIP del Tribunale di Potenza, ha erogato, fatta salva la presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva di condanna, la misura della custodia cautelare in carcere.
Ai cittadini si rinnova la raccomandazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza di ricorrere ai presidi dell’Arma sul territorio o al NUE 112 sin dai primi segnali di pericolo o timore perché, specie in queste evenienze, il fattore tempo può fare la differenza tra una storia a lieto fine ed un tragico epilogo.