Momenti di tensione ieri a Tricarico, dove il sindaco Paolo Paradiso ha denunciato tramite i propri canali social di essere stato vittima di un’aggressione verbale presso la sede municipale. Secondo quanto riportato dal primo cittadino, l’attacco non si è tradotto in violenza fisica completa grazie all’intervento di alcune persone presenti, che hanno evitato conseguenze peggiori. Paradiso racconta di aver subito un colpo al petto e al collo e di essersi recato al Pronto Soccorso per accertamenti medici, prima di sporgere denuncia formale ai Carabinieri. Il sindaco ha sottolineato il suo contegno, l’importanza del rispetto della comunità e il carattere accogliente dei tricaricesi, auspicando che l’episodio non dia luogo a speculazioni dannose.
Immediata la reazione del presidente della Provincia di Matera, Francesco Mancini, che ha espresso “ferma e sentita condanna per il vile atto e piena solidarietà al sindaco Paradiso e alla sua famiglia”. Mancini ha definito l’aggressione “inaccettabile” e ha ribadito l’importanza dei sindaci come punti di riferimento per i cittadini, assicurando il sostegno dell’Amministrazione provinciale e l’impegno a garantire sicurezza e dignità a chi opera al servizio della collettività.
Di seguito la nota del Sindaco di Tricarico e del Presidente della Provincia di Matera.
Per dovere di correttezza nei confronti dell’alto incarico conferitomi e della responsabilità istituzionale che esercito, sento l’obbligo di rendere conto, anche al fine di evitare speculazioni e chiacchiericci dannosi e lesivi per la e alla nostra comunità, di quanto accaduto nella mattinata odierna.
Presso la sede municipale, infatti, sono stato vittima di minacce e di una violenta aggressione verbale, che non si è tradotta in una piena aggressione fisica unicamente grazie al tempestivo intervento di alcune persone presenti, le quali hanno impedito che l’autore potesse oltrepassare tale limite. Nonostante ciò, ho comunque subito un colpo tra il petto e il collo. Desidero rimarcare come, in ogni momento, abbia mantenuto un contegno assoluto, astenendomi da qualsivoglia reazione, sia verbale che fisica.
A breve distanza di tempo, a seguito di una forte reazione psico-fisica, ho dovuto recarmi presso il Pronto Soccorso di Tricarico per i necessari accertamenti sanitari. Successivamente, nel pieno rispetto della comunità che rappresento e della mia stessa dignità personale, ho ritenuto mio inderogabile dovere sporgere formale denuncia presso la locale Stazione dei Carabinieri.
Su indicazione medica, mi è stato consigliato di concedermi alcuni giorni di distacco dalle consuete relazioni interpersonali. Sono, ad ora, ancora molto scosso e provato per l'accaduto e cercherò di attenervi, pur consapevole di quanto mi sia difficile sottrarmi al dialogo e all’incontro con la nostra gente.
Tricarico è, da sempre, terra di accoglienza, generosità e civiltà: i tricaricesi non sono e non saranno mai un popolo incline alla violenza. Lo siamo stati e continueremo a esserlo: comunità solidale, nobile e ospitale.
Il Sindaco
Paolo Paradiso
“Ferma e sentita condanna per il vile atto e piena solidarietà al sindaco di Tricarico, Paolo Paradiso”. Le ha espresse il Presidente della Provincia di Matera, Francesco Mancini, “a nome dell’intera Amministrazione provinciale e del personale dell’Ente.
L’attacco a un rappresentante delle istituzioni – ha commentato Mancini - è un atto inaccettabile che condanniamo con la massima fermezza. Questa aggressione non colpisce solo una persona, ma l’intera comunità e i principi democratici e di legalità che i nostri sindaci, ogni giorno, si impegnano a difendere.
Esprimiamo la nostra piena e incondizionata solidarietà al Sindaco Paradiso e alla sua famiglia, assicurando il nostro totale sostegno in questo difficile momento”.
Il Presidente della Provincia ha poi sottolineato l’importanza del ruolo dei sindaci come “punto di riferimento per i cittadini”, e ha ribadito “l’impegno delle istituzioni a garantire la sicurezza e la dignità di chiunque svolga il proprio dovere al servizio della collettività.
Episodi come questo non devono trovare spazio nella nostra società. Continueremo a lavorare, con ancora più determinazione, per contrastare ogni forma di violenza e per garantire che i nostri amministratori possano operare in un contesto di sicurezza e rispetto”.
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Come Presidente dell'Anci Basilicata, sono profondamente turbato e indignato dagli episodi sempre più frequenti di violenza e aggressione subiti dai Sindaci in Basilicata come in tutta Italia. Attacchi verbali, fisici, psicologici, lesioni a beni personali e coinvolgimento di familiari sono purtroppo diventati una triste realtà per troppi amministratori locali nel nostro Paese.
Non possiamo più tacere di fronte a questa escalation di violenza e mancanza di rispetto verso chi ogni giorno si impegna con dedizione e sacrificio per il bene delle comunità locali. I Sindaci sono al servizio dei cittadini, lavorano instancabilmente per gestire i territori, promuovere lo sviluppo e garantire servizi essenziali alle popolazioni locali.
È inaccettabile che chi rappresenta le istituzioni locali sia oggetto di aggressioni e intimidazioni. È un attacco non solo alla persona del Sindaco, ma alla stessa democrazia e al funzionamento delle nostre comunità. Non possiamo permettere che la paura e la violenza condizionino l'operato di chi è chiamato a prendere decisioni importanti per il futuro dei nostri territori.
Particolarmente drammatico è l'impatto sulle famiglie dei Sindaci: mogli, mariti, figli, genitori vivono nell'ansia ogni volta che il loro caro esce per svolgere il proprio dovere, pregando che non accada nulla, soffrendo per la tensione e lo stress che accompagnano ogni giorno l'attività di amministratore locale. Il dramma psicologico di vedere un proprio familiare esposto a tali rischi è un peso insopportabile che non può essere ignorato.
Per questo motivo, l'Anci alza la voce con fermezza e chiede:
- Rispetto per gli amministratori locali: chi serve le comunità deve poter lavorare in un clima di serenità e sicurezza.
- Tutela per i Sindaci e le loro famiglie: non possiamo accettare che la violenza e l'ansia tocchino anche i familiari degli amministratori, creando un clima di paura e sofferenza.
- Azioni concrete per la sicurezza: le istituzioni devono garantire protezione e supporto a chi è esposto a tali rischi nello svolgimento del proprio mandato.
- Cultura del rispetto e della collaborazione: è fondamentale promuovere un clima di dialogo e rispetto reciproco tra amministratori e cittadini.
L'Anci esprime piena solidarietà a tutti i Sindaci e alle loro famiglie che vivono questa difficile situazione e intende lavorare con le autorità competenti a livello nazionale e locale per assicurare maggiore tutela e sicurezza a chi amministra i Comuni italiani.
È tempo di dire BASTA alla violenza contro gli amministratori locali. È tempo di restituire dignità e rispetto a chi serve con passione le nostre comunità.
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Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, esprime solidarietà al sindaco di Tricarico, Paolo Paradiso, per le minacce e l’aggressione subite. “Si tratta di un episodio grave e ingiustificabile che offende non solo la sua persona ma anche il ruolo di chi è chiamato a guidare una comunità con responsabilità e coraggio. Al sindaco Paradiso va il mio abbraccio sincero e la certezza che la Regione Basilicata sarà al suo fianco. Nessuno deve sentirsi solo davanti a simili atti intimidatori: la violenza non può e non deve trovare spazio nella nostra terra che ha invece bisogno di dialogo, rispetto e impegno condiviso per crescere”.
L’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico. “Esprimo la mia piena solidarietà al sindaco di Tricarico, Paolo Paradiso, per le gravi minacce e l’aggressione subita. Un grave gesto che colpisce non solo la persona ma anche l’impegno quotidiano di chi, con dedizione e spirito di servizio, lavora per la propria comunità. A Paolo va la mia vicinanza umana: episodi di violenza e intimidazione non devono mai trovare spazio nelle nostre città. La democrazia si difende anche così, facendo sentire forte il sostegno delle istituzioni a chi ogni giorno porta avanti con coraggio il proprio mandato”.