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Mercure, i sindaci di Rotonda e Viggianello: ‘le compensazioni ci spettano, nessun legame con eventuali nuovi ricorsi’ |
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26/07/2025 |
|  Con la dura nota di ieri del Forum Stefano Gioia, la vicenda relativa alla Centrale del Mercure è tornata di attualità dopo le roventi polemiche dello scorso inverno successive al ridimensionamento della potenza a 10Mw elettrici, deciso dalla Regione Calabria con la norma “Laghi” che avrebbe poi sospeso poiché, dopo il ricorso al Tar della società proprietaria, la questione è stata portata dal Governo Meloni dinanzi alla Corte Costituzionale, di cui si attende la pronuncia. A far divampare nuovamente la polemica è stato il Forum “Stefano Gioia” - composto da associazioni e comitati calabresi e lucani per la tutela della legalità e del territorio - che ha fatto sapere come i sindaci di Rotonda e Viggianello, gli unici due comuni valligiani da sempre contrari all’attività dell’impianto nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, starebbero per accordarsi con Sorgenia - proprietaria, attraverso la controllata Mercure srl - per ricevere le cosiddette compensazioni ambientali, ovvero ristori economici introdotti nell’ormai lontano 2014. Chiaramente, gli ambientalisti temono che ricevere i soldi possa implicare un ‘ammorbidimento’ dell’atteggiamento dei due Comuni. “Chi tradisse, si porrebbe automaticamente fuori: fuori da tutto, compresa la propria dignità personale e istituzionale”, recitava un passaggio del comunicato del Forum rivolto a Rocco Bruno e Antonio Rizzo, rispettivamente, sindaci di Rotonda e Viggianello. Mesi fa, tuttavia, i due primi cittadini avevano già fatto capire che avrebbero preteso le compensazioni, ma con noi hanno ora precisato come l’eventuale intesa, che ci sarà, non inficerà l’ipotesi di nuove azioni giudiziarie contro la Centrale.
La posizione dei sindaci di Rotonda e Viggianello
Raggiunti da noi per una replica, i sindaci di Rotonda e Viggianello hanno confermato il diritto a ricevere i ristori, distinguendo questo aspetto dall’eventuale lotta giudiziaria. “Le compensazioni esulano dalle posizioni contrarie alla Centrale, ma sono un diritto dei cittadini di Viggianello”, ci spiega Rizzo. “Ecco perché, con il tramite della Regione Basilicata, abbiamo chiesto di riceverle. Ma averle non comporta un divieto ad un eventuale ricorso in tribunale, il precedente accordo al Mise era del tutto differente. In quel caso ci si era seduti ad un tavolo con la centrale chiusa, oggi purtroppo è aperta, per cui, almeno almeno le compensazione devono riconoscercele. In caso contrario, potremmo anche citarli”. Parole confermate anche da Bruno, che ha precisato come un accordo sulle compensazioni “non entra nel merito di possibili opposizioni o cause”. Nello scorso mese di gennaio, i due sindaci avevano ribadito “la posizione contraria alla centrale del Mercure”, mentre, per quanto riguarda le compensazioni, avevano appunto già fatto capire le loro intenzioni ritenendole “doverose” in quanto “Rotonda e Viggianello sono i più danneggiati dall’impianto”, per destinarle, tra l’altro, “ad investimenti per il monitoraggio della qualità dell’aria”.
L’origine delle compensazioni ambientali ed il nuovo accordo
Per capire di cosa stiamo parlando bisogna tornare indietro di parecchi anni, al 2014, quando l’insediamento industriale era ancora chiuso. Enel, allora proprietaria della centrale a biomassa, sottoscrisse un accordo al Ministero dello Sviluppo economico con i sindacati, l’Ente Parco Nazionale del Pollino, le Regioni Calabria e Basilicata ed i Comuni di Laino Borgo, Laino Castello, Mormanno, Papasidero, Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore e Lauria. Per effetto di quell’intesa, furono introdotti importanti ristori economici: Regioni, Parco e Laino Borgo (dove è ubicata la centrale) ebbero diritto a 500mila euro anno, mentre gli altri Comuni a 100mila euro all’anno. Inoltre, Enel si impegnava ad una serie di obblighi - i principali: creare nuovi posti di lavori ed il finanziamento del sistema di controlli, da cui nacque il famoso Osservatorio ambientale - ma, per via delle garanzie messe nero su bianco, le controparti si impegnavano a non opporsi alla riapertura della centrale come, al contrario, fecero Rotonda e Viggianello che quindi ne rimasero fuori. I termini - inizialmente della durata di 8 anni, ma poi collegati all’attività della centrale su iniziativa di Paolo Campanella, sindaco di Castelluccio Inferiore, quindi ancora efficaci – dovettero essere accettati anche da Sorgenia che subentrò ad Enel. In questi mesi l’accordo è in fase di rinnovo e si dovrebbe arrivare alle firme entro settembre. Vedremo con quali contenuti, tuttavia, quello che sembra certo sarà l’incremento della quota destinata ai Comuni - a questo punto, compresi Rotonda e Viggianello - che dovrebbe salire da 100mila a circa 160mila euro annui, con Castelluccio Inferiore che potrebbe ottenere qualcosa in più.
Gianfranco Aurilio Lasiritide.it |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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