A pochi giorni di distanza dalla prima comunicazione inviata alle autorità competenti, il Coordinamento Agricoltori Lucani e il Comitato Consorziati Valle Ofanto tornano a far sentire la propria voce con maggiore determinazione. La grave crisi idrica che ha colpito la Valle dell'Ofanto e l'intera regione Basilicata continua a mettere in ginocchio il comparto agricolo, senza che finora siano arrivate risposte concrete da parte delle istituzioni. La mancanza di precipitazioni nel 2024 ha aggravato una situazione già critica, determinando pesanti perdite nei settori cerealicolo, ortofrutticolo e zootecnico, con conseguenze devastanti per l'economia locale. La crisi, tuttavia, non è solo frutto della siccità, ma anche di una gestione inefficace delle risorse idriche, che non ha tenuto conto delle reali necessità degli agricoltori.
La comunità agricola, che da sempre rappresenta un pilastro fondamentale dell'economia della regione insieme all'area industriale di San Nicola di Melfi, rischia di non poter più garantire lavoro e benessere alla popolazione locale. L'assenza di una programmazione adeguata per la nuova stagione irrigua aggrava ulteriormente il quadro, lasciando i produttori nell'incertezza più assoluta. Di fronte a questa situazione insostenibile, il Coordinamento Agricoltori Lucani e il Comitato Consorziati Valle Ofanto avanzano nuovamente una serie di richieste urgenti alle istituzioni: Dichiarazione immediata dello stato di emergenza idrica in Basilicata, con la nomina di un commissario ad acta per l'attuazione di misure urgenti, tra cui il ripristino della Diga del Rendina e l'avvio della campagna di irrigazione.
Chiusura della paratoia di fondo della Diga Abate Alonia per invasare 5 milioni di metri cubi d'acqua, operazione ritenuta tecnicamente possibile secondo gli studi effettuati. Regolamentazione trasparente e programmatica delle disponibilità idriche per ogni azienda agricola, in modo da garantire una distribuzione equa ed efficiente. Cantierizzazione immediata dei lavori di ristrutturazione della Diga e contestuale manutenzione delle infrastrutture irrigue e di bonifica nel comprensorio dell'Ofanto. Revisione degli accordi Puglia-Basilicata sulla gestione della risorsa idrica, con nuove compensazioni tra i vari schemi idrici. Modifica della legge di bonifica e del regolamento irriguo, consentendo alle aziende con fonti idriche proprie di attingervi senza essere sottoposte a tariffe industriali. Gli agricoltori della Basilicata non chiedono favori, ma il rispetto di un diritto fondamentale: poter lavorare in condizioni dignitose, con una gestione dell'acqua adeguata e funzionale alle esigenze del settore. La pazienza della comunità agricola è agli sgoccioli e, senza interventi immediati, si rischia il collasso economico e sociale di un intero territorio. Le istituzioni sono chiamate a dare risposte chiare e tempestive, prima che la crisi si trasformi in una catastrofe irreversibile.
COORDINAMENTO AGRICOLTORI LUCANI
C.A.L.COMITATO CONSORZIATI VALLE OFANTO