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Caro energia, Confcommercio: 'Dal governo passi avanti, ma servire misure più incisive'

3/03/2025



Caro Energia. Confcommercio: "dal governo passi in avanti, ma occorrono misure ancora più incisive e strutturali" "Bene le misure approvate dal Consiglio dei Ministri per contenere gli incrementi dei prezzi energetici per famiglie e soggetti vulnerabili ed anche la temporanea parziale riduzione degli oneri di sistema per le imprese con potenza superiore a 16,5 kW. Ma non basta a “mitigare” il caro bollette delle imprese lucane del terziario". Lo sostiene una nota di Confcommercio Potenza ricordando che a gennaio 2025 la bolletta elettrica per queste aziende è aumentata del 24% rispetto allo stesso mese del 2024 e del 56,5% rispetto al gennaio 2019, cioè prima della pandemia e della crisi energetica.
E’ dunque indispensabile però agire fin da subito anche sugli oneri di sistema delle imprese con potenza disponibile fino a 16,5 kW, che, più delle altre, hanno risentito in questi anni dell’incremento dei valori delle materie prime energetiche. Dunque, misure necessarie ed attese, quelle varate oggi dal Governo, ma non ancora sufficienti. Servono interventi più incisivi e riforme strutturali, a cominciare dalla revisione complessiva di tutte le componenti fiscali e parafiscali che gravano sulle bollette energetiche". I settori più penalizzati risultano gli alberghi e le grandi superfici di vendita che a gennaio 2025 hanno pagato l’energia elettrica il 25% in più rispetto a gennaio 2024 e fino al 58% in più rispetto al 2019, sostenendo bollette mensili fino ad oltre 7.000 euro a gennaio 2025 per gli alberghi e quasi 6.000 euro per le grandi superfici. In dettaglio gli importi medi mensili a gennaio: alberghi piccoli 4.239 euro; alberghi medi 7.355 euro; bar 653 euro; ristoranti 1.103 euro; grandi superfici di vendita 5.665 euro; negozi alimentari 2.183 euro negozi non alimentari 548 euro.
Con riferimento al gas, la bolletta di gennaio 2025 è risultata mediamente in aumento del 27% rispetto a gennaio 2024 e addirittura del 90,4% in più rispetto al 2019. A gennaio 2024, questo stesso incremento rispetto agli importi medi del 2019 era di circa il 50%. settori più penalizzati risultano anche qui gli alberghi, seguiti da ristoranti e grandi negozi. Gli alberghi in particolare, a gennaio 2025 hanno pagato il 25% in più rispetto a gennaio 2024 e fino al 96,5% in più rispetto al 2019 (sostenendo bollette mensili fino a quasi 2.600 euro a gennaio 2025, contro importi di 2.000 euro di gennaio 2024 e di 1.300 euro del 2019). Per Confcommercio “vanno potenziate le misure di contrasto alla volatilità dei prezzi del gas, anche promuovendo una maggiore trasparenza sui mercati. Utile, al riguardo, il disaccoppiamento del prezzo dell’energia elettrica da quello del gas. E poi, ancora, sviluppo delle infrastrutture nazionali, più approvvigionamenti tramite acquisti congiunti europei, creazione di riserve strategiche di gas, nuovo impulso all’efficienza energetica, incremento della produzione rinnovabile, soprattutto di impianti di piccola taglia”.




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