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Una visita speciale al Centro Early Start di Chiaromonte in occasione della XXXIII Giornata del Malato |
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11/02/2025 |
| ![](./public/newsconsegna doni (1).jpeg) In occasione della XXXIII Giornata del Malato si è rinsaldato il legame tra due centri di eccellenza, vicini geograficamente e nella mission: il entro Early Start di Chiaromonte, gestito dalla Fondazione Stella Maris Mediterraneo e la Casa alloggio «Vallina» a Teana, gestito dalla cooperativa Auxilium. Il primo dal 2017 offre da anni un percorso mirato e un supporto ai genitori dei bambini in età prescolare (da 0 a 6 anni) con diagnosi di autismo o di rischio; la seconda, nata nel 1999, è una residenza psichiatrice terapeutico-riabilitativa. Gli ospiti e gli operatori di Casa «Vallina» hanno voluto, così, portare doni alle famiglie e ai bambini del Centro chiaromontese, creando un momento di incontro e confronto tra le due realtà. «Il gesto di generosità degli ospiti di Casa Vallina per i piccoli del nostro Centro, in questa giornata speciale,assume un particolare significato- ha detto il presidente della Fondazione Mario Marra- Voglio pertanto esprimere loro il mio personale ringraziamento e quello della Fondazione che ho l’onore di rappresentare. Un grazie che estendo agli amministratori ed al personale della Cooperativa Auxilium che hanno voluto questa iniziativa dí grande spessore umano». Ad accogliere i graditi ospiti c’erano il vice presidente della Fondazione Stella Maris Mediterraneo Giuseppe Rinaldi, la coordinatrice del centro Rosalia Abitante e l’intera equipe multidisciplinare; presente, in rappresentanza dell’Asp, con cui la Fondazione opera in stretta sinergia, il referente del Presidio ospedaliero di Chiaromonte Giacomo Lamboglia e la sindaca di Chiaromonte Valentina Viola. Presenti tra gli altri, per la cooperativa Auxilium, la vice presidente Isabella Retta e la coordinatrice della Casa alloggio «Vallina» Angela Roseti, oltre che numerosi rappresentanti e operatrori della cooperativa. Presente anche don Pietro Caricati, cappellano dell’ospedale. «Questo gesto meraviglioso che avete voluto dedicarci- ha detto la dottoressa Abitante- incarna perfettamente l’obiettivo di questa Giornata, che mette al centro il prossimo e il concetto di cura dell’altro. E tutto quedto prescinde anche dai contesti terapeutici perché sappiamo bene quanto conti l’ascolti e la costruzione della relazione». «La Giornata del malato sposta l’attenzione nei confronti non solo di chi ha bisogno di cure ma anche sui suoi cari- ha detto il dottor Lamboglia- fondamentale in ogni percorso di cura. Il messaggio che arriva a noi operatori è quello di Papa Francesco: accogliere con gentilezza e con premura chi soffre». «Era importante che questa Giornata non passasse inosservata ma che fosse un momento di condivisione e di confronto tra queste due relatà» ha detto la coordinatrice di Casa «Vallina» Roseti. «E’ straordinario che queste due eccellenze si incontrino -ha detto la sindaca Viola- ed è la dimostrazione che oltre al lavoro e alla grande professionalità di tutti gli operatori sia fondamentale l’empatia e l’umanità nella cura dell’altro». E poi c’erano loro, alcuni degli ospiti di «Vallina»: Lucia e Antonio hanno avuto l'opportunità di lavorare su un progetto di inserimento lavorativo. ![](https://www.lasiritide.it/public/images/visita al centro (1).jpg) Lucia, esperta nel punto croce, ha avviato pagine su Facebook e Instagram per promuovere la sua passione. Francesco, padre affettuoso e lavoratore in una grande azienda italiana. Francesca ha interrotto gli studi universitari a causa di un periodo difficile. Carmina, giovane madre, ha affrontato la malattia. L'altro Francesco, ex cameriere di un paesino montano, ha avuto difficoltà a fronteggiare la propria malattia. E da oggi anche a Casa «Vallina» ci sarà un «grazie» particolare da parte degli ospiti e degli operatori del centro chiaromontese, vale a dire un quadro con firme molto particolari: le impronte delle mani dei bambini dell’Early Start.
Due centri, tante storie, una sola mission: accompagnare chi è più fragile in un percorso di riabilitazione e di rinascita. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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