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Campanella: ‘La centrale non inquina. Per Rotonda e Viggianello i tempi sono maturi per firmare l’intesa’

15/01/2025



Paolo Campanella, sindaco di Castelluccio Inferiore e presidente per un periodo anche dell’Osservatorio ambientale (oggi guidato da Valentina Viola, presidente facente funzioni anche dell’Ente Parco Nazionale del Pollino) è da sempre in prima linea a difesa dell’attività della centrale del Mercure e, da noi nostri microfoni, ha spiegato le ragioni per la quali è favorevole rimanga in esercizio a pieno regime ed ha anche replicato a quanto affermato nei giorni scorsi da Ferdinando Laghi, consigliere alla Regione Calabria, e promotore del famoso emendamento, diventato legge, che riduce la potenza dell’impianto a biomassa da 41 a 10 Mega watt elettrici. Lo stesso Campanella si è rivelato possibilista circa l’eventualità che i sindaci di Rotonda e Viggianello non mantengano le posizioni di contrarietà, tanto da invitarli a sottoscrivere il nuovo accordo sulle compensazioni in via di definizione con Sorgenia, che controlla la Mercure srl (proprietaria della centrale).


 


Sindaco, la questione centrale del Mercure è tornata al centro del dibattito politico anche attraverso delle prese di posizione piuttosto ferme, come quella di Ferdinando Laghi. Lei che parte da un punto di vista differente, come si pone?


“Al di là delle singole posizioni personali, che poi sono le medesime da anni, dico che Laghi ha dimenticato alcune cose importanti: innanzitutto, da sette anni a questa parte, l’attività dell’impianto è costantemente monitorata con l’Osservatorio ambientale né, da tre anni, rileva più la questione relativa alla Valle di Latronico”.


Circa la valle di Latronico, fa riferimento al sistema dei venti?


“Sì, comunque nemmeno prima avveniva ma è ormai la questione è completamente superata. Grazie agli studi ed al monitoraggio, ed io sono stato presidente facente funzioni dell’Osservatorio, abbiamo dimostrato come l’aria che si respira nella valle del Mercure sia la più pulita d’Europa. D’altronde, non bisogna mai dimenticare che noi viviamo nella valle con i nostri figli, di cui non vogliamo certo il male. Tuttavia, veniamo definiti “prezzolati” per via delle compensazioni: allora lo sono altrettanto i sindaci che ricevono royalties per l’acqua o per il petrolio. Tra l’altro, le compensazioni sono anche diventate legge dello stato. Per cui, di cosa stiamo parlando? Sono attacchi che mi urtano poiché noi non è che difendiamo la centrale in quanto prendiamo i soldi, ma perché garantiamo l’ambiente. Io ero presente alla discussione avvenuta alla Regione Calabria, in sesta commissione, e Laghi non ha avuto nulla da eccepire rispetto a quanto sostenuto dalla responsabile tecnico scientifica dell’Osservatorio, Cifarelli”.


Cosa ha detto la dottoressa Cifarelli?


“Ha portato tutte le ultime relazioni, che pubblicheremo a breve, dalle quali è risultato addirittura come alcuni parametri non si possano nemmeno monitorare poiché totalmente assenti”.


Cosa è emerso dal rapporto riferimento agli inquinanti?


“Totalmente assenti anche questi, non risultano nemmeno residui di polveri”.


La diossina?


“Assolutamente nulla. Noi, tra l’altro, abbiamo portato avanti due campagne di studi nelle scuole, l’ultima delle quali proprio a Castelluccio, attraverso piante autoctone che rilevano piombo, ammonio o diossina, con risultati eccezionali. Non c’è niente”.


Si riferisce al progetto con la “Tillandsia usneoides”?


“Esatto, allora mi chiedo: ma perché alimentare questi falsi miti? La centrale può tranquillamente convivere con il turismo, piuttosto che con attività quali il rafting. In più, io non sono sicuro al cento per cento che Rotonda e Viggianello continueranno a mantenere questa posizione contraria”.


Che intende dire su Rotonda e Viggianello?


“È solo un mio parere personale. Ma voglio dire che, a distanza di qualche anno, avendo dimostrato l’inesistenza del pericolo inquinamento, probabilmente, i due comuni potrebbero tranquillamente rientrare nel nuovo accordo per le compensazioni”.


Ma con i due sindaci vi siete parlati, oppure è a conoscenza di un loro incontro con Sorgenia?


“Non ne abbiamo parlato, nè ci sono stati incontri o accordi ma quando ero io alla guida dell’Osservatorio ho sempre lasciato la porta aperta ai comuni di Rotonda e Viggianello poiché, se prima c’era una posizione ambientalista, oggi non c’è più. Anche perché, in centrale lavorano dipendenti o imprese anche di Rotonda e di Viggianello”. 


I comuni faranno ricorso assieme a Sorgenia contro la norma che riduce la potenza dell’impianto a biomassa?


“Assolutamente sì. Inoltre, contro questa legge, sono arrivate le osservazioni del Ministero che ha definito la norma incostituzionale e sono state trasmesse a tutti i consiglieri regionali e Laghi lo sa perché le ha lette. Inoltre, è stato precisato come tutto quanto fatto finora sia in linea con le direttive. Ma la cosa più importante, e che non si vuole dire, è che a decidere circa l’apertura di un sito è il ministero dell’Ambiente. Lo stesso governo nazionale impugnerà questa legge, ecco perché affermo esserci verità tenute nascoste in quanto noi non siamo dei matti che dicono di sì alla centrale perché la proprietà ci dà i soldi. Siamo di fronte a precise risultanze scientifiche, per cui, mi chiedo come possa valere la parola di uno contro le stesse di tutti gli altri”. 


Per arrivare alla nuova intesa sulle compensazioni ci vorrà ancora tempo per ragioni, diciamo, intrinseche oppure tergiversate per riuscire a coinvolgere Rotonda e Viggianello?


“L’accordo va per i fatti suoi, ma ci aspettiamo ed auspichiamo che ne facciano parte anche Rotonda e Viggianello perché noi non abbiamo mai ostacolato nulla. Ma lo penso visto che tutto quanto si è detto negli anni è stato dimostrato non essere vero. Inoltre, a prescindere dalla posizione politica di un sindaco piuttosto che di un altro, Rotonda e Viggianello si trovano nel Parco del Pollino ed a ridosso della centrale del Mercure, quindi, non mi spiego per quale ragione non dovrebbero ricevere le compensazioni”.


 


Gianfranco Aurilio




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