Giuseppe Rinaldi è l’autista che, venerdì scorso, grazie alla sua prontezza ed al suo sangue freddo, ha salvato tutti i passeggeri e se stesso, impedendo che quanto accaduto al pullman che guidava si tramutasse in tragedia. Il 36enne conduceva il mezzo delle autolinee Rocco che, all’improvviso, ha preso fuoco in un punto della Strada provinciale 4 in località “Cropani”, a San Severino Lucano.
Sull’autobus, di ritorno nella tratta “San Severino-Senise-San Brancato”, viaggiavano ancora 8 studenti fuggiti grazie all’autista prima che le fiamme inghiottissero completamente le lamiere. Il traffico era stato anche deviato per qualche ora nell’attesa che i vigili del fuoco terminassero le operazioni di spegnimeto, dopodichè, ieri mattina, è stato portato via quello che era rimasto del mezzo.
Abbiamo raccolto la testimonianza dello stesso Rinaldi, che domani riprenderà servizio dopo il weekend di meritatissimo riposo.
Non ha avuto paura si potesse verificare quanto si vede nelle scene dei film, ogni volta che un mezzo va a fuoco?
“Vuole sapere se ho temuto esplodesse il pullman? Un pochino sì, anche perché qualche scoppio si è sentito. In particolare due sulle gomme ed un terzo per il tappo del carburante. Ma, fortunatamente, non è successo più nulla. Tuttavia, avevo fatto allontanare i ragazzi immediatamente proprio per il timore di qualche esplosione. L’importante è che non sia successo nulla”.
Quale pensa possa essere stata la causa dell’incendio?
“Immagino possa essersi trattato di un problema elettronico: ho inziato ad intravedere un fumo molto leggero dalla parte posterire, dove si trovano le batterie. Allora mi sono subito fermato ed ho aperto le porte di emergenza, ma una era rimasta bloccata mentre l’altra si era allentata ed un ragazzo che era dentro è riuscito a forzarla e siamo usciti tutti. Dopodichè, ho immediatamente provato a spegnere il fuoco con l’estintore, ma nulla. Nemmeno è servito l’aiuto di chi abitava nelle vicianze. È stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco”.
Il mezzo di che anno era?
“Marzo 2003”.
Quindi era vecchio.
“Sì, ma andava benissimo. Nulla lasciava presagire quanto accaduto, tra l’altro, prima che vedessi il fumo, non si era nemmeno accesa qualche spia. Per cui, nessuna segnalazione di possibili anomalie”.
L’ultima revisione a quando risale?
“A questo mese. Inoltre, i pullman vengono anche sempre controllati nella nostra officina. Ma, in generale, sugli autobus simili inconveninti purtroppo capitano spesso anche quando hanno un solo anno di vita”.
Il sindaco di San Severino Ciminelli si era subito congratulato con lei, lo ha fatto anche la sua azienda?
“Sì, il direttore di esercizio era immediatamente arrivato sul posto e lo ha fatto personalmente”.
Nelle ore successive ha ripensato a quanto successo?
“Giusto venerdì sera, qualche flash nella mia testa dell’autobus avvolto dalle fiamme. Ma adesso va benissimo. Hanno anche già mandato il mezzo sostitutivo e domani ricominciamo”.
Gianfranco Aurilio