|
Matera. Bracconaggio: sequestri di mezzi vietati dalla legge per l’abbattimento di avifauna selvatica migratoria |
---|
15/11/2024 |
| I militari dipendenti dal Gruppo Carabinieri Forestale di Matera, a seguito dell’apertura del calendario venatorio regionale, hanno svolto su tutto il territorio della provincia materana intensi controlli per verificare la regolare esecuzione dell’attività di caccia, allo scopo di tutelare la fauna selvatica patrimonio indisponibile dello Stato. La Regione Basilicata con la regolamentazione del calendario venatorio regionale per l’annualità 2024/2025, ha consentito dal 02 ottobre c.a, il prelievo venatorio delle specie migratorie. I militari, attraverso una capillare attività investigativa sul territorio, hanno rinvenuto e sequestrato sedici richiami acustici per avifauna selvatica migratoria a funzionamento meccanico, elettromagnetico o elettromeccanico, con amplificazione del suono, impiegati al fine di riprodurre versi idonei ad attirare e concentrare in aree ristrette i loro consimili. I congegni elettroacustici vengono utilizzati in assenza dei cacciatori, occultati su tetti di vecchi casolari isolati e/o nascosti all’interno di cespugli di macchia mediterranea, solitamente collocati all’interno di terreni ricoperti da stoppie di colture cerealicole o in terreni incolti, zone dove generalmente vi è il passo e la migrazione di avifauna selvatica. Le apparecchiature sequestrate sono realizzate mediante amplificatori, altoparlanti per la riproduzione dei suoni, chiavette USB dove sono contenuti i file audio per la riproduzione del verso delle specie selvatiche, timer analogico programmabile al fine di impostare la riproduzione audio nelle ore serali e/o notturne, cavi elettrici e batterie per l’alimentazione elettrica. Le attività proseguono al fine di reprimere il fenomeno illegale e per l’individuazione dei responsabili delle violazioni penali.
|
CRONACA
SPORT
|
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
|