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Palazzetto dello sport di Lagonegro: 9 operai in protesta per il mancato pagamento degli stipendi |
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30/10/2024 |
| ''Ieri mattina, martedì 29 novembre, nove operai, che hanno lavorato nei mesi scorsi al Palazzetto dello Sport di Lagonegro, si sono recati presso il cantiere per un presidio di protesta, pacifico, nei confronti della ditta che non avrebbe corrisposto loro alcune mensilità di stipendio. Il Comune di Lagonegro non ha alcun rapporto con la società con cui erano contrattualizzati, che non è la ditta appaltatrice che, invece, è stata sottoposta ad Amministrazione Giudiziaria durante la scorsa estate. Sul posto sono intervenute, prontamente, l'Arma dei Carabinieri e la Polizia Locale''. Lo fa sapere il sindaco di Lagonegro Salvatore Falabella. ''Intanto l’Amministrazione Comunale ha attivato le interlocuzioni con l'Amministrazione Giudiziaria della Ditta Appaltatrice per aiutare i lavoratori ad addivenire alla risoluzione della vicenda. Il Sindaco di Lagonegro, Salvatore Falabella, insieme ad Assessori e Consiglieri Comunali, già nella giornata di ieri ha incontrato gli operai per assicurare loro la totale disponibilità dell’Amministrazione Comunale e chiarire che l’Ente non ha debiti nei confronti della ditta appaltatrice e che, pertanto, non dipende dal Comune di Lagonegro il mancato pagamento dei loro stipendi. Gli operai hanno deciso di dormire all’addiaccio e l’Amministrazione Comunale si è assicurata che i avessero cibo e coperte, mediante l'intervento della Protezione Civile e di liberi cittadini. Questa mattina anche Angela Pina De Cristofaro, Responsabile Fillea CGIL Area Sud Basilicata, si è recata sul posto, accompagnata dal Sindaco, per avviare un dialogo con i lavoratori e offrire supporto e consulenza. “Il lavoro è dignità e la retribuzione è un diritto dei lavoratori” dichiara il Sindaco Falabella, “Noi siamo dalla parte di questi operai, e siamo al lavoro per trovare soluzioni, senza inutili vetrine di chi approfitta delle difficoltà altrui per strumentalizzare politicamente tutto ciò che accade nella nostra Città.” |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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