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Gravi maltrattamenti in famiglia: allontanamento per 20enne materano |
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27/02/2024 |
| A seguito dell’attività della Polizia di Stato di Matera, sono state adottate le misure cautelari dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alle persone offese, nei confronti di un 20enne materano. Le ipotesi di reato a suo carico sono: lesioni aggravate, maltrattamenti in famiglia e violenza privata ai danni del fratello minore, maltrattamenti nei confronti della madre. Dalle indagini svolte dalla Squadra Mobile di Matera, è emerso che il giovane avrebbe instaurato in casa un vero e proprio clima di paura, imponendo la propria volontà con prepotenza e soprusi. Nonostante fosse ammalata, avrebbe costretto la madre a stare in una mansarda priva di riscaldamento e servizi sanitari, ordinandole di non uscire se non quando lo decideva lui. Approfittando della sua maggiore prestanza fisica, avrebbe obbligato il fratello a sbrigare le faccende domestiche; più volte lo avrebbe anche aggredito sia verbalmente sia fisicamente. La situazione sarebbe diventata insostenibile verso la metà dello scorso mese di gennaio, quando avrebbe aggredito brutalmente il fratello, afferrandolo per il collo e sbattendolo violentemente contro il muro della cucina. Per evitare il peggio, in quella occasione era intervenuta la madre ed il ragazzo aveva dovuto fare ricorso alle cure del Pronto Soccorso. Il pronto intervento degli operatori della Polizia di Stato ha permesso di svolgere con rapidità gli approfondimenti investigativi del caso, evitando così che la situazione potesse degenerare. Gli esiti delle investigazioni sono stati condivisi dall’Autorità giudiziaria, che ha disposto le misure cautelari, con l’imposizione all’uomo di mantenere una distanza di almeno 500 metri dal fratello e dalla madre e con il divieto di comunicare con i medesimi, con qualsiasi mezzo. Gli è stato inoltre imposto l’obbligo quotidiano della firma in Questura. Si rappresenta che gli accertamenti compiuti nei confronti del giovane necessitano della successiva verifica nel contraddittorio con la difesa. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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