Nel corso della visita del ministro Alessandra Locatelli al lido inclusivo di Metaponto “Il sogno del capitano”, lo scorso 11 settembre, come Anffas Policoro abbiamo avuto modo di presentare diverse istanze riguardanti vari aspetti della cura della disabilità. Il presidente Giuseppe Tataranno ha esposto le difficoltà delle famiglie che si prendono cura di figli disabili a sostenere da sole il peso della presa in carico dei propri ragazzi, che hanno bisogno di assistenza 24 ore su 24.
Nell’occasione, Anffas Policoro ha consegnato al ministro Locatelli una lettera contenente la richiesta di un suo intervento diretto per portare a compimento la realizzazione del Centro Autismo di Senise, la cui struttura è ormai ultimata e pronta ad accogliere i ragazzi, ma che ha bisogno dei fondi necessari per la gestione. Di seguito il testo della lettera:
“Egregio Sig. Ministro,
da molti anni noi genitori di ragazzi autistici chiediamo strutture adatte ad accogliere i nostri figli che, già nella fase adolescenziale, si trovano a vivere difficoltà di inserimento sociale e scolastico data la problematicità legata alle loro difficoltà relazionali. Questa problematicità aumenta a dismisura dopo il compimento dei 18 anni, che il più delle volte coincide con la fine della frequenza scolastica, ma soprattutto con l’interruzione degli interventi riabilitativi.
Dopo anni di pressioni e richieste siamo riusciti a sensibilizzare i sindaci dei comuni dell’area del Senisese che, nel programma quadro degli interventi delle Aree Interne dell’ambito Mercure-Alto Sinni- Val Sarmento, hanno deliberato lo stanziamento di 250 mila euro a favore del Comune di Senise, per interventi di adeguamento di un edificio di proprietà del Comune destinato a ospitare il Centro Diurno per persone con Autismo, in particolare a ragazzi in fase adolescenziale, e a coloro che hanno superato il diciottesimo anno di età.
Il comune di Senise ha individuato per lo scopo una struttura esistente, ubicata in zona Mercato, che è stata destinata all’uso e successivamente adeguata secondo i criteri richiesti dalla DGR 1218/2017. Gli uffici comunali hanno portato a termine tutte le pratiche amministrative e cintabili mentre i lavori strutturali sono stati ormai conclusi da mesi. La struttura comprende anche la “stanza multisensoriale”, un ambiente con tecnologia di luci, suoni, colori, musica e profumi, che riduce nei soggetti autistici i sentimenti di angoscia e i comportamenti aggressivi, e favorisce la calma, il rilassamento e la fiducia nell’ambiente. Questo speciale ambiente di cura è unico in Basilicata e presente in poche strutture del Mezzogiorno d’Italia, il che fa del centro autismo di Senise un fiore all’occhiello per la nostra Regione.
Dopo la consegna dei lavori da parte della ditta, i sindaci dell’Ambito Socio Territoriale n. 2 Lagonegrese-Pollino, con apposita delibera, hanno chiesto al Dipartimento Politiche della Persona della Regione Basilicata i fondi necessari alla gestione del Centro Diurno per soggetti con DSA di Senise.
Si fa presente che la L.R. 40/2021 prevede proprio all’articolo 1, lettera e) la realizzazione di strutture semiresidenziali e residenziali pubbliche e/o private accreditate con competenze specifiche dedicate alle persone con disturbi dello spettro autistico (ASD).
Va considerato che l’art. 1 commi 181 e 182 della Legge 234/2021, legge finanziaria per l’anno 2022, ha implementato il fondo per la cura dei soggetti con Disturbo dello Spettro Autistico portandolo da 50 a 77 milioni di euro, di cui il 25% da destinarsi all’incremento delle strutture semiresidenziali. Immaginiamo che la Regione Basilicata abbia previsto nel fondo per le politiche sociali, in fase di predisposizione del bilancio di previsione per l’anno 2023, la somma necessaria alla gestione del Centro Autismo di Senise almeno per un anno, prevedendo poi una voce di bilancio che possa reiterare almeno per 3 anni il finanziamento.
Anche se continua l’interlocuzione con la Regione e con l’assessore Fanelli, chiediamo tuttavia il suo intervento al fine di velocizzare e consolidare l’iter di finanziamento del centro, in modo da dare risposte rapide alle famiglie di persone con autismo, che al momento non hanno alcun supporto di tipo socio-educativo né possono contare su progetti o attività di inclusione socio-lavorativa.”