Terremoto giudiziario in vista nei palazzi della politica lucana. Lo anticipa il collega Leo Amato, sul Quotidiano del Sud. Nomi “eccellenti”, spunterebbero dai fascicoli della Procura di Potenza: il senatore Salvatore Margiotta (Pd), gli assessori regionali Franco Cupparo e Rocco Leone (Forza Italia), Attività Produttive e Sanità. E ancora i consiglieri regionali Francesco Piro (Forza Italia)e Marcello Pittella (Pd) e Mario Araneo, segretario particolare del presidente Bardi. Tra gli indagati ci sarebbero anche il direttore generale del Dipartimento Sanità della Regione Basilicata, Ernesto Esposito e il dg dell’Azienda Ospedaliera San Carlo, Giuseppe Spera.
Le indagini riguarderebbero anche alcuni sindaci: quella di Lagonegro, Maria Di Lascio, per fatti antecedenti alla sua elezioni; la sindaca di Ruoti, Anna Maria Scalise, due assessori comunali e l’ex primo cittadino Giuseppe Salinardi.
Corruzione e turbativa d’asta sarebbero le ipotesi di reato che coinvolgerebbero il senatore Salvatore Margiotta, l’assessore regionale Rocco Leone e Maria Di Lascio, all’epoca dei fatti non ancora sindaca di Lagonegro. Ci sono poi i sindaci: quello di Maratea, Daniele Stoppelli e quello di San Severino Lucano, Franco Fiore: secondo quanto riportato da il Quotidiano del Sud, le ipotesi di reato a loro carico sarebbero peculato e truffa aggravata in concorso con i consiglieri regionali Francesco Piro (Forza Italia), Marcello Pittella e Nicola Timpone direttore artistico del Festival del cinema di Maratea, oltre a Paride Leporace, ex direttore della Lucana Film Commission e attuale vicedirettore de il Quotidiano del Sud. Mario Araneo, segretario del presidente Bardi sarebbe invece indagato per due distinte associazioni a delinquere finalizzate alla turbativa nelle scelta del contraente. Nella prima ipotesi avrebbe agito in concorso con Nicola Timpone, nella seconda con Pittella, il suo segretario Di Lascio, l’imprenditore di Potenza, Maurizio De Fino e l’avvocato Raffaele De Bonis. Nel lungo elenco di indagati riportato da il Quotidiano della Basilicata spuntano i nomi degli imprenditori Antonio Colangelo (corruzione ed evasione fiscale), Saverio Columella (turbativa d’asta e turbativa nella scelta del contraente), Luciana De Fino: e ancora Giovanni Moscatiello, ex segretario generale del Comune di Potenza e Vincenzo Ierace funzionario della Stazione appaltante della Regione Basilicata (turbativa nella scelta del contraente in concorso).
I diversi fascicoli, sarebbero stati aperti a seguito dell’inchiesta che nell’ottobre 2019 portò all’arresto del noto avvocato potentino Raffaele De Bonis per corruzione in atti giudiziari, traffico di influenze illecite, accesso abusivo a sistemi informatici e rivelazione del segreto istruttorio. Le indagini avviate nei primi mesi del 2020, sarebbero dunque in dirittura d’arrivo.
Presidente Vito Bardi: ‘’fiducia nella magistratura’’
“Da uomo delle Istituzioni ho piena fiducia nelle indagini della magistratura e al contempo sono sicuro che le persone coinvolte nell’indagine sapranno dimostrare nelle sedi opportune la propria estraneità alle ipotesi di reato. In riferimento al coinvolgimento del sig. Mario Araneo,-ha aggiunto Bardi- tengo a precisare che si tratta di una persona che ha un contratto di collaborazione esterna di Segreteria. Sarà mia cura fare le opportune valutazioni dopo un approfondito confronto, nel frattempo attiverò le procedure interne. La mia vita è sempre stata all’insegna della legalità e del rispetto delle regole. Mi auguro pertanto che su questa vicenda venga fatta luce nel minor tempo possibile. I lucani meritano chiarezza e trasparenza”.
Giovanni Angelino, commissario Udc provincia di Matera su inchiesta per mala politica in Basilicata
“Apprendo dalla stampa l’inchiesta della magistratura che coinvolge anche l’attuale assessore alla salute della Regione Basilicata, Rocco Leone, l’assessore alle attività produttive, Franco Cupparo e l’ex governatore lucano Marcello Pittella. Confermando piena fiducia nel lavoro dei magistrati ritengo doveroso rivolgere la mia solidarietà a Leone, Cupparo e Pittella e sono certo che i diretti interessati dimostreranno la propria estraneità ai fatti contestati”.