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| Futuro unito: sport e fratellanza nella manifestazione al centro parrocchiale Don Egidio Guerriero di Senise |
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15/09/2024
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|  "Futuro Unito" è il nome della manifestazione sportiva che si è svolta sabato scorso presso il Centro Parrocchiale Don Egidio Guerriero, grazie alla collaborazione tra la cooperativa Giocando Insieme di Sant'Arcangelo, presieduta da Filomena Briamonte, e la FC Senise. L’evento ha visto una gara di calcio a 5 tra i ragazzi minori non accompagnati dell'coperativa Giocando Insieme e gli under 17 della FC Senise, squadra che milita nel campionato di Serie B.
L'iniziativa, volta ad abbattere ogni tipo di barriera legata a razza, religione e colore della pelle, ha avuto come obiettivo la sensibilizzazione verso i valori della fratellanza e l'idea di un "Futuro Unito". Nessuno escluso: lo sport si è dimostrato un ponte per raggiungere questi ideali.
Numerosi i presenti sugli spalti del Centro Parrocchiale, tra cui ragazzi, mamme e operatori. L'evento è stato fortemente voluto da Aurora Maria Spenga, operatrice, e dall'educatore Giuseppe Spaltro, in collaborazione con Giuseppe Castelluccio, responsabile degli under 17 della FC Senise. A conclusione della manifestazione, sono state consegnate targhe e medaglie ricordo ai ragazzi partecipanti, premi distribuiti da alcuni bambini della scuola calcio presenti.
"Voglio ringraziare personalmente il presidente della Giocando Insieme – ha commentato il presidente della FC Senise, Giuseppe Cappuccio – per averci coinvolto in una così bella iniziativa, che sicuramente verrà riproposta. È stato un momento bellissimo che ha esaltato i valori della fratellanza. Lo sport deve avere anche questo compito: unire attorno alla comune passione, come in questo caso il calcio".
L’evento si è concluso con il "terzo tempo" tra i ragazzi della FC Senise e quelli provenienti da Egitto, Tunisia, Gambia e altri Paesi, che è proseguito presso la struttura dell’associazione a Sant'Arcangelo.
lasiritide.it |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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