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La voce della Politica

Lettera aperta ai sindaci del Parco del Vulture

28/08/2023

Alla cortese attenzione delle amministratrici e degli amministratori dei nove comuni membri del Parco regionale del Vulture Egregi Sig.ri Sindaci,
come è a voi noto, la questione della governance e di una guida stabile e qualificata del Parco è ormai
divenuta una vera e propria emergenza e una problematica irrisolta da anni, addirittura dall'anno di costituzione del Parco. Una costituzione che ad oggi risulta meramente formale ed ininfluente ai fini
di un decollo finalmente concreto del Parco, in grado di liberare e incardinare nel territorio le sue notevoli potenzialità.
Le ragioni di questo immobilismo e della conseguente intollerabile stasi, a fronte di un aggravamento del contesto sociale ed economico del Vulture, che si manifesta soprattutto nello spopolamento, nell'emigrazione e nell’avvertita precarietà che compromette sia l’affidamento sui rapporti di lavoro in essere sia l’adeguatezza di veri e propri pezzi del welfare (a partire dalla condizione degli anziani) e dello stesso territorio, si sommano al degrado ambientale e allo stato di abbandono programmatico dell’area d’interesse e costituiscono una miscela esplosiva di contraddizioni e di emergenze che rischia di delegittimare ulteriormente la classe politica regionale e in particolare quella dell'area del Vulture. Sono queste le ragioni, oltre al richiamo ineludibile a un’etica della responsabilità, che hanno
indotto la Rivista regionale Valori e il Presidio di Libera del Vulture-Alto Bradano a porre all’attenzione delle amministratrici e degli amministratori componenti della Comunità del Parco le
riflessioni che sono oggetto della presente lettera aperta.
Siamo dinanzi ad una priorità che occorre letteralmente affrontare e risolvere nella pratica dell'agire politico e amministrativo più che nelle parole e nella propaganda, che vanno scadendo sempre più in una fastidiosa demagogia. Le vicende recenti della mancata soluzione del problema, che hanno evidenziato, attraverso due sentenze del TAR di Basilicata e del Consiglio di Stato, pesanti responsabilità del governo regionale e dello stesso Consiglio regionale, protagonisti di un ingiustificato e sostanziale ribaltamento di criteri di nomina del Presidente del Parco, per come esplicitati da un Bando elaborato e considerato invalicabile dalla stessa prima Commissione
consiliare, rappresentata dall'insieme delle forze politiche consiliari, richiedono ormai, a nostro
modesto avviso, un approccio diverso alla questione.
Un approccio radicalmente innovativo che, nel superare lo scoramento manifestatosi nell’opinione pubblica per il tradimento delle legittime aspettative generatesi nella prospettiva della trasparenza e della legittimità dell’azione decisionale, sia ispirato da una volontà politica, prima territoriale e poi regionale, finalizzata alla valorizzazione del merito e della competenza e non già all'occupazione indebita e nefasta delle istituzioni. Una tendenza, quest’ultima, che scredita il ceto politico, conduce ad una crisi drammatica della democrazia rappresentativa e allontana i cittadini dalle istituzioni e
dalla sana partecipazione democratica.
Nel più assoluto rispetto dei ruoli e della vostra preziosa funzione, gli organismi scriventi rivolgono a voi Sindaci un appello caloroso e sincero, dettato da intenti costruttivi e senso di responsabilità. Un appello che, nella preoccupazione di veder svalutate irrimediabilmente le potenzialità dell’area
geografica del Vulture, intende sottolineare l'importanza di un vincolo politico e morale, al quale gli organismi scriventi si augurano che la Comunità del Parco porga ascolto, per ricondurre la propria
condotta ai valori su richiamati nell’articolare la proposta di una rosa di candidati alla presidenza
dell'Ente Parco.
Il nostro auspicio è la vostra assoluta uniformità ai requisiti di competenza previsti sia dal vecchio che dal nuovo Bando e che sia realmente nominato Presidente la persona più meritevole e competente, il professionista in possesso del più ampio curriculum professionale e di gestione specifica, tale da poter garantire celerità, efficacia ed efficienza rispetto alla predisposizione e all’implementazione di
un programma di concreta tutela e di effettivo sviluppo del territorio interessato. Il nostro auspicio è che i Sindaci sappiano superare, nella scelta della rosa di nomi da proporre alla prima Commissione consiliare, la tentazione che prevalgano logiche altre, con la conseguente mortificazione del merito e della competenza, oltre all'ingovernabilità dell’area protetta.
L'augurio sincero e motivato è che nella scelta della rosa dei nomi ogni membro rappresentante della
Comunità del Parco orienti le proprie valutazioni e decisioni alla totale terzietà, all'assoluta oggettività e ad una concezione meritocratica che metta al primo posto il Parco, le sue prospettive e potenzialità di sviluppo ecosostenibile del Vulture e della Basilicata. Vale a dire un'idea di Basilicata e del Vulture che contrasti tentazioni clientelari, illegalità e perniciose operazioni di pilotaggio politico funzionali
ad interessi personali o di potere, che nulla hanno a che fare con gli interessi supremi del Vulture e della Basilicata. Nel ringraziarvi per l'attenzione che vorrete dedicare a queste nostre riflessioni, ci auguriamo che dalle vostre prossime decisioni possa giungere all'opinione pubblica lucana e del Vulture un segnale di novità e di cambiamento.

Cordialmente
Rivista regionale Valori
Giuseppe Chieppa- Direttore
Presidio di Libera del Vulture-Alto Bradano
Donatina Allamprese - Referente territoriale e Coreferente di Libera Basilicata



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