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Le politiche giovanili nel sud Italia: il caso del progetto Y-CASI |
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6/09/2017 | I giovani sono una risorsa, questo lo sentiamo ripetere sempre, ma esistono politiche giovanili efficaci e concrete, specie nel Sud Italia? Quali sono le reali opportunità che si possono ottenere sostenendo i giovani cervelli italiani? Come contrastare la migrazione forzata in altri contesti?
Di questo e di molto altro si è discusso a Messina, in occasione del primo meeting nazionale del progetto europeo Y-CASI (Youth for Citizenship and Social Inclusion), a valere sul programma ERASMUS + Azione Chiave 3, che per la prima volta ha visto confrontarsi le organizzazioni più attive nei programmi europei, regionali e nazionali di mobilità e supporto ai giovani delle 6 regioni del Sud Italia.
Il meeting è durato 3 giorni, dal 29 al 31 agosto, alla presenza di 7 organizzazioni partner provenienti da ciascuna delle 6 regioni del Sud Italia, assieme a giovani amministratori e decisori politici oltre che attivisti in associazioni e/o organizzazioni di volontariato e promozione sociale, per un totale di oltre 60 partecipanti. Grazie a un team di esperti facilitatori e a pratiche formative non-formali, si sono analizzate attentamente le direttive emanate dall’Europa in tema di politiche giovanili (Piano Europeo di lavoro per la gioventù 2010-2018), già discusse negli scorsi anni in quello che viene definito “dialogo strutturato” tra Commissione Europea, Ministeri dell’Istruzione e delle Politiche Giovanili, Forum Europeo dei Giovani e Forum nazionale dei giovani.
Quello di Messina è stato il primo di due meeting previsti dal progetto, che si concluderà a febbraio 2018 con un secondo appuntamento a Lecce, per definire un documento di indirizzo da consegnare alla Commissione Europea e ai Forum dei Giovani nazionale ed Europeo: l’obiettivo è stimolare i decisori politici delle Regioni del Sud Italia ad attuare le politiche di indirizzo promosse dal dialogo strutturato con l’Europa e i Giovani, per migliorare le future politiche giovanili nella programmazione 2018-2020.
Le direttive principali dell’Europa e degli stati membri, sono le seguenti:
- aumentare la resilienza e la fiducia in se stessi nei giovani europei;
- favorire scambi e mobilità per l’istruzione e l’occupazione;
- favorire nuovi sistemi educativi per realizzare il potenziale dei giovani;
- vivere la diversità oltre la paura e l’intolleranza;
- promuovere l’impegno dei giovani nella società;
- favorire un’informazione critica e di qualità;
La Basilicata ha partecipato attivamente al meeting di Messina, confermando che i giovani talenti lucani sanno distinguersi per perspicacia, capacità operative e di vision, oltre che portare soluzioni innovative, concrete e sostenibili. Un plauso va ai giovani decisionmakers Vincenzo Castellano (Vicesindaco del Comune di Latronico) e Silvio Donadio (Assessore del Comune di Grottole e responsabile della segreteria di presidenza della Provincia di Matera), oltre che a Domenico Deniso e Ivana Calabrese (Associazione VoxPopuli di Grassano), a Egidio Lacanna (Ass. Protezione Civile Gruppo Lucano) e a Ilaria Tuzio (giovane commercialista impegnata a sostegno delle politiche del lavoro e imprenditoriali).
Il Consorzio Materahub ha indetto una call pubblica per selezionare i partecipanti, che continueranno il percorso intervenendo nel secondo meeting di Lecce.
A Lecce si lavorerà insieme con i partecipanti e le organizzazioni alla nascita di un Network delle regioni del Sud Italia, per condividere buone pratiche e futuri progetti e per avere una maggiore rappresentatività all’interno del Forum Nazionale dei Giovani.
Il capofila di progetto è l’Associazione Bios di Messina (Sicilia), mentre i partner sono: WIP
– Working In Progress di Galatone prov. di Lecce (Puglia) e Associazione di Promozione Sociale SEI di Brindisi (Puglia), CISME di Reggio Calabria (Calabria), Consorzio Materahub Industrie Culturali e Creative di Matera (Basilicata), TDM2000 di Cagliari (Sardegna) e Sfera Italy di Monte di Procida (Campania).
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