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A Teana fino al 7 settembre iniziative sulla lavorazione dei tessuti vegetali |
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4/09/2017 | Dal 4 al 7 settembre 2017 il Museo della Civiltà Contadina di Teana, ospita alcune iniziative organizzate nell'ambito del progetto”La lavorazione dei tessuti vegetali a Teana”, inserito nel Patrimonio culturale intangibile della Basilicata, D.G.R. 804/2017.
Lunedì 4 settembre alle ore 18,00 nello spazio espositivo del Museo della Civiltà Contadina si inaugura la seconda edizione della mostra “Filati e tessuti nel corredo delle nostre nonne. Usi e costumi” a cura di Maria Silvestri, che rafforzando il legame tra cultura e territorio, raccoglie oltre 100 capi in fibra vegetale: lino, ginestra e cotone, tessuti al telaio dalle nostre bisnonne per il corredo delle figlie, e che nonostante il tempo e l'usura mantengono una tramatura forte ed il fascino delle cose autentiche ed essenziali.
Una selezione di alcune poesie di Albino Pierro, il poeta lucano che scriveva in tursitano, sarà inserita nel percorso espositivo, come occasione di rilettura della nostra identità culturale alla quale si lega il primo concorso letterario: “Fili e storie di fili; racconti intrecciati in dialetto teanese”, aperto ai ragazzi delle scuole superiori di primo grado.
Il 5-6-7 settembre si apre il workshop: “La tradizione della lavorazione del lino a Teana, dal seme al tessuto” a cura del perito tessile Pasquale Filippelli che ripropone tutte quelle fasi artigianali necessarie a trasformare il fusto del linum usitatissimum, in filo da tessere e di seguito sottoelencate:
macerazione (gli steli raggruppati in mazzetti vengono messi a macerare in acqua corrente), essiccazione (prelevati dalle acque di macerazione, gli steli vengono fatti asciugare al sole) maciullatura (le manelle di lino vengono battute al mangano per sgretolare la parte legnosa), pettinatura (le fibre di lino vengono lavorate attraverso vari pettini, dal più rado al più fitto, per liberare le fibre da ulteriori scorie legnose e separare le più lunghe da quelle corte); filatura (le fibre di lino vengono trasformate in filato sia con il fuso e la conocchia sia con il filarello a pedale; torcitura (binare e torcere due o più capi di filo con il fuso e con il filarello a pedale); tessitura (su telaio tradizionale manuale). Le attività di sperimentazione e collaudo sulla coltivazione del lino sono state curate dall'Alsia.
A distanza di un anno, dopo il primo workshop dedicato alla ginestra anche con questo secondo appuntamento dedicato al lino, coerentemente alla vocazione agricola del territorio, si cercherà di ampliare il dibattito con una valutazione delle strategie di sviluppo eco-sostenibile che potrebbero coinvolgere l'intero territorio, non solo il settore tessile ma anche quello farmaceutico, cosmetico e alimentare. Di questo si parlerà durante il convegno: “La lavorazione dei tessuti vegetali a Teana”, “Dalla tradizione tessile a nuove opportunità di sviluppo” che chiude la prima giornata e che si terrà nella sala multimediale: “Marino di Teana” alle ore 18:00. Ai ragazzi delle scuole di istruzione secondaria che vogliono iscriversi al workshop, con firma di presenza obbligatoria all'ingresso e all'uscita, sarà rilasciato un attestato di frequenza, per l'attribuzione dei crediti formativi. Interverranno: Vincenzo Fiorenza, sindaco di Teana; Domenico Romaniello, direttore ALSIA; Domenico Cerbino, dirigente Area Servizi di Sviluppo Agricolo ALSIA; Enzo Salomone, amministratore EVRA; Maria Silvestri, curatrice del progetto; Vincenza Buglione, farmacista; Pasquale Filippelli, perito tessile Regione Calabria; Ivana Papaleo, eco-stilista e imprenditrice; conclude Luca Braia – Assessore Politiche Agricole e Forestali Regione Basilicata.
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