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Basilicata sempre più..set: Anni Ruggenti |
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10/04/2012 | Ispirato alla commedia “L’ispettore generale” di Nikolaj Gogol, Luigi Zampa sceglie per i suoi “Anni ruggenti” una ricetta del tutto originale, a partire dall’ambientazione tutta meridionale che vede protagonisti per gli esterni Matera e Ostuni, e per gli interni la vicina Altamura. Il titolo del film evoca in senso ironico, dato il contenuto satirico dell’opera, il periodo dei cosiddetti “anni ruggenti”. La vicenda, girata nel 1962, è ambientata nel 1937. Omero Battifiori, interpretato da Nino Manfredi, è un giovane assicuratore che crede nel regime fascista. Per ragioni di lavoro è in un comune della Puglia, dove viene scambiato per un gerarca fascista inviato da Roma a compiere un’ispezione politico-amministrativa. All’origine dell’equivoco sono, in primis, la sua provenienza dalla capitale e una lettera ricevuta dal podestà Salvatore Acquamano, con la quale un suo parente della prefettura di Taranto lo avvisa che un funzionario del partito intende compiere una visita in incognito. I vertici locali del fascio ritengono che l’ispezione debba far luce sulle malefatte che li hanno fatti arricchire a discapito della finanza pubblica, operando per tali fini soprusi a danno della povera gente, e cercano di correre ai ripari imbastendo una commedia tanto complicata quanto, di fatto, inutile. Intanto il dottor De Vincenzi, un medico antifascista, rivela ad Omero la verità. Chiarito l’equivoco, la figlia del podestà, con cui si stava fidanzando, rompe con lui. Mentre arriva il vero gerarca, che dimostra di andare subito d’accordo con podestà e soci, Omero riparte, con una nuova consapevolezza sulla realtà del fascismo: la facciata poco pulita del regime lo porterà a perdere la sua fede politica.
Un bel film, travolgente ed emozionante, soprattutto nel finale, che nello stesso anno in cui uscì vinse, meritatamente, il premio “Vela d’argento” al Festival di Locarno.
Nicoletta Fanuele |
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