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A Tramutola chiude la rassegna “Cinema (E)Migrante" |
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2/04/2012 | Gennaio 2010 Rosarno , Calabria . Le manifestazioni di rabbia degli immigrati mettono a nudo le condizioni di degrado e ingiustizia in cui vivono quotidianamente migliaia di braccianti africani, sfruttati da un’economia fortemente influenzata dal potere mafioso della Ndrangheta. Per un momento l’Italia si accorge di loro ne ha paura, reagisce con violenza, e in poche ore Rosarno viene sgomberata e il problema risolto. Ma i volti e le storie dei protagonisti degli scontri di Rosario dicono che non è così. Scovare e dare voce è oggi forse l’unica via per restituire al paese la propria memoria: quella di quei giorni di violenza e quella del proprio recente quanto rimosso passando di miseria e dignità rurale. Questo è “Il sangue verde” il film-documento di Andrea Segre che nella Biblioteca Comunale (ore 19.00) chiude i sei giorni di visioni della seconda edizione della rassegna “Cinema (E)Migrante, curata da Mimmo Mastrangelo e patrocinata dal Consiglio della Regione Basilicata, insieme ai comuni di Tramutola, Spinoso e Sarconi e dall’ Istituto Comprensivo G.Racioppi e dall’ Ipsia di Moliterno. La seconda edizione del contenitore rivolto ad uno sguardo per la multietnicità è stata dedicata alla memoria diPadre Damiano Lanzone morto un mese in un tragico incidente stradale. Il monaco francescano di origine pugliese da anni lavorava accanto agli extracomunitari impegnati nella raccolta del pomodoro nel napoletano e nel casertano. La sua è stata una forte testimonianza di come si possa pensare di costruire le città multietniche dell’accoglienza senza conflitti. Dopo la visione del documentario di Andrea Segre chiude la rassegna il cortometraggio “Xie Zie” del regista lucano Marco Giuseppe Albano (appena reduce dalla vittoria di un prestigioso premio nazionale per l’ultimo corto). |
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